Bertolaso in Sicilia conta i danni e promette risorse

Bertolaso in Sicilia conta i danni e promette risorse

Redazione

Bertolaso in Sicilia conta i danni e promette risorse

giovedì 23 Agosto 2007 - 14:40

Almeno 5 milioni di euro già nella prossima settimana per i comuni più danneggiati

La fascia tirrenica di tutta la Sicilia è ancora in piena emergenza. Stamattina il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso (nella foto accanto al prefetto Francesco Alecci) è volato a Messina per incontrare tutti i soggetti coinvolti dal disastro incendi. Presenti all’incontro in Prefettura, oltre al padrone di casa Francesco Alecci, tra gli altri il sindaco di Patti, Giuseppe Venuto, la località del messinese più colpita dal fuoco, soprattutto in termini di coinvolgimenti umani, con 3 morti e 18 feriti, di cui 5 gravi e 2 molto gravi, rappresentanti degli altri Comuni toccati dal fuoco negli ultimi giorni, Naso, Sant’Angelo di Brolo, il direttore generale del Comune di Messina Emilio Fragale, gli assessori regionali all’Agricoltura Giovanni La Via e alla Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca Nino Beninati, esponenti delle Forze dell’Ordine, della Protezione civile, della Capitaneria di Porto, della Forestale.

Bertolaso non ha fatto sconti. Dopo aver elogiato gli uomini della Protezione civile e del 118 per la loro abnegazione e il loro coraggio, ha dichiarato chiaramente che i mezzi a disposizione non sono stati sufficienti per fronteggiare adeguatamente la minaccia straordinaria degli ultimi incendi, come accusato dallo stesso sindaco Venuti. La quantità dei fronti aperti, primo fra tutti quello di Cefalù, ma solo in Sicilia ce ne sono 10 di grandi dimensioni, e poi quelli nel Cilento e in Calabria intorno a Cetraro, ha risucchiato le risorse umane e di mezzi, lasciando scoperte altre zone. Il dirigente ha però spronato tutti gli enti, locali e regionali, a fare la loro parte per potenziare le proprie forze in previsione di simili emergenze. «Non abbiamo la bacchetta magica – ha continuato – i canadair, che tutti invocano, non possono bastare. Ci vuole una revisione degli organici della Protezione civile, un coordinamento costante e efficace tra le sale operative. Inoltre qualche regione potrebbe pensare di dotarsi di un canadair, invece di affidarsi agli elicotteri, che non possono volare in condizioni di tempo disagevoli».

Ma la Regione fa spallucce. L’assessore Beninati ha ricordato, in separata sede, che la Protezione civile è un organo nazionale, sul quale la Regione non può che fare solleciti e annotazioni. Sui canadair, inoltre, è immancabile il balletto dei numeri. Secondo Bertolaso in azione ce ne sono 12, 2 dei quali oggi hanno avuto delle avarie e non sono più utilizzabili. Ma ha poi elencato una serie di altri mezzi attualmente all’opera: elicotteri S-64, elicotteri della Forestale, dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza, della Guardia costiera (impegnati in queste ore a Salina), dei Carabinieri. Ma evidentemente si riferiva alla situazione nazionale, visto che il prefetto Alecci ha parlato di 4 canadair in servizio nella provincia di Messina, dei quali 2 in avaria. E visto che altre fonti interne alla Prefettura danno un quadro molto più magro dei mezzi realmente usati, riferendo di 2 canadair in volo stamattina, dei quali 1 ha interrotto in queste ore il servizio per andare a rifornirsi di carburante. Inoltre oggi ha prestato soccorso nelle zone di Patti e Naso anche un C-24, un velivolo enorme, molto più capiente dei canadair, richiamato però alle 12,40 per raggiungere altri siti. Per quanto riguarda gli elicotteri, invece, solo 3 sarebbero stati quelli in volo stamattina, dei quali 1 è andato in avaria. Ma sugli elicotteri ricordiamo che le condizioni meteorologiche avverse di queste ore rendono proibitivo il loro utilizzo.

Particolarmente importante, nel discorso di Bertolaso, il passaggio relativo alla dichiarazione dello stato di emergenza. «La dichiarazione, che riguarda tutte le zone colpite dal fuoco, già esiste, manca solo il decreto attuativo del presidente Cuffaro. Grazie all’attivazione di questo strumento i sindaci potranno fare la stima dei danni e provvedere immediatamente al ripristino dei servizi primari, acqua, luce, gas, e altre incombenze urgenti. In un secondo momento ci sarà anche la fase di predisposizione dei piani di intervento a lungo termine». Per fare fronte all’emergenza, il Governo nazionale avrebbe già pronto uno stanziamento straordinario di almeno 5 milioni di euro, da erogare entro la settimana prossima. Emergenze che comprendono anche il dissesto idrogeologico, conseguenza del disboscamento provocato dagli incendi, di cui questi territori soffriranno già a partire dalle prime piogge autunnali.

Durante l’incontro è intervenuto anche l’assessore La Via, per esprimere al sindaco di Patti la partecipazione del Governo regionale alla disgrazia che ha colpito il territorio da lui rappresentato. Per la quale il sindaco ha dichiarato oggi il lutto cittadino. Inoltre l’assessore ha ringraziato la magistratura per gli arresti di incendiari in provincia di Messina e nella zona di Trapani.

Per quanto riguarda il prosieguo della sua visita, Bertolaso ha spiegato che oggi stesso farà visita ai feriti di ieri, tenuti in osservazione al Policlinico, dopodiché sorvolerà la costa tirrenica fino a Cefalù per farsi un’idea dello stato di fatto. E concluderà la sua giornata a Palermo, in Prefettura. Ai primi di settembre, però, sarà di nuovo a Messina, per dare seguito agli impegni del Governo riguardo ai fondi promessi e ai piani di intervento.

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