«Buzzanca ha bisogno del massimo consenso possibile». Firmato Greco e Saglimbeni (Pd)

«Buzzanca ha bisogno del massimo consenso possibile». Firmato Greco e Saglimbeni (Pd)

«Buzzanca ha bisogno del massimo consenso possibile». Firmato Greco e Saglimbeni (Pd)

sabato 21 Marzo 2009 - 13:33

I due esponenti del centrosinistra offrono l’ennesima sponda al sindaco e plaudono al tavolo istituzionale anticrisi: «Ma in occasione del bilancio si recuperi il rapporto col consiglio comunale»

In questi giorni si fa un gran parlare delle divisioni interne al centrodestra, delle fratture del Pdl, dei dissidenti rispetto all’amministrazione. Ma un discorso analogo, per quanto possa risultare meno “rumoroso” di quello che riguarda la presunta maggioranza del consiglio comunale, si può fare dalla parte opposta della barricata. Perché anche nel centrosinistra ci sono divisioni, non tutti fanno opposizione allo stesso modo e anzi, potremmo sbilanciarsi dicendo che non tutti fanno opposizione. Che nel Partito Democratico ci sia ormai una corrente, l’area Letta rappresentata da Paolo Saglimbeni e Marcello Greco, che va per conto suo e non lesina sponde al centrodestra e al sindaco in particolare, non è certo un mistero né una novità. Ma certo fa sensazione che proprio da due esponenti del centrosinistra arrivi la seguente affermazione: «Dopo anni di commissariamento e il sostanziale immobilismo/fallimento della sindacatura Genovese, Buzzanca ha bisogno del massimo consenso possibile, se non vuole sprecare il suo mandato».

D’altronde Saglimbeni e Greco hanno sempre parlato di “opposizione costruttiva”, di collaborazione, di dialogo, e sono stati gli unici consiglieri del centrosinistra a schierarsi col sindaco nella disfatta del voto sui revisori dei conti, votando la terna proposta dalla maggioranza e non quella indicata dall’opposizione. Oggi tornano a parlare plaudendo, in sostanza, alla convocazione del tavolo istituzionale anticrisi. «La costituzione del tavolo – affermano – con la disponibilità manifestata da tutto il mondo della produzione a girare veramente pagina per rilanciare una città ormai allo stremo, va quindi finalmente nella giusta direzione dopo mesi di immobilismo e di chiusura. Ma non basta».

«Certamente colpisce – proseguono – la sintonia di tutti i partecipanti sulle cause della crisi del territorio, destinata ad aggravarsi per la caduta più complessiva dell’economia globale. Più difficile sarà concordare strategie di svolta che richiedono la rinuncia di antichi privilegi e di garanzie sui quali tanti soggetti della società civile e politica hanno costruito le loro fortune. I fatti diranno se il tavolo inciderà o no. Ora però il sindaco deve dar seguito completando il percorso intrapreso. Deve innanzitutto coordinare i lavori del tavolo con il piano strategico avviato, in modo da sistematizzare le proposte in un contesto programmatico più ampio, condizione sine qua non per facilitare l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali, regionali».

Secondo Saglimbeni e Greco, il sindaco Buzzanca, invitato a dare maggiore ascolto al mondo dell’associazionismo e del volontariato, «deve inoltre recuperare il rapporto con il consiglio comunale, organo elettivo e rappresentativo degli interessi della città, sulla base di un programma che determini i confini politici di maggioranza e opposizione e miri al più ampio consenso e sostegno possibile. L’apertura della sessione dedicata al bilancio di previsione 2009 può rappresentare l’appuntamento al quale Buzzanca non deve mancare per tener fede a quanto promesso e per evitare il fallimento di tutti i buoni propositi manifestati».

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