Buzzanca a Uno Mattina: «Ultimi nella raccolta differenziata? Non abbiamo una discarica in città, e i privati possono darci una mano»

Buzzanca a Uno Mattina: «Ultimi nella raccolta differenziata? Non abbiamo una discarica in città, e i privati possono darci una mano»

Redazione

Buzzanca a Uno Mattina: «Ultimi nella raccolta differenziata? Non abbiamo una discarica in città, e i privati possono darci una mano»

giovedì 18 Settembre 2008 - 07:53

Il sindaco ospite della trasmissione di Rai1: «Duplice approccio sbagliato: infrastrutturale ed educativo. Sì al porta a porta, ma dobbiamo pensare ad alberghi, grande distribuzione, creare la giusta mentalità»

Si parla di -comuni ricicloni- a Uno Mattina, la trasmissione che ogni giorno, su Rai Uno, conducono Michele Cocuzza e Eleonora Daniele. Si parla, dunque, di raccolta differenziata, dei comuni che la fanno meglio (in -pole- Verbania, in Lombardia, con il 70% e introiti che consentono, udite udite, i trasporti pubblici gratuiti per i residenti!) e di quelli che la fanno peggio, con la maglia nera che, come già sottolineato, spetta a Messina, con un misero 3,8% (il minimo per essere considerato -comune riciclone- è il 40%).

A Uno Mattina Cocuzza e la Daniele si chiedono: ma come mai Messina è ultima? La risposta è implicita nell’intervento di Giorgio Zampetti di Legambiente: «Bisogna puntare su ogni passaggio della gestione integrata dei rifiuti, e una soluzione potrebbe essere il porta a porta». Tutto ignorato dalla nostra città, con il -porta a porta- ancora ad una fase sperimentale. La trasmissione di Rai Uno fa un piccolo -tour- in città, fa visita ad alcune famiglie che denunciano come loro la differenziata vorrebbero farla, ma il Comune non mette a disposizione i mezzi per facilitarla, e intervista Pippo Famulari, consigliere della IV circoscrizione, per -sponsorizzare- l’Ecopunto, ovvero il negozio che sfrutta l’idea di -vendere- il riciclaggio dei rifiuti. Un business, spiega la Daniele, che arriva a fruttare anche 2.000 euro al mese.

Ospite della trasmissione, da Palermo, è il sindaco Giuseppe Buzzanca, che ci tiene subito a sottolineare due punti: «I dati in nostro possesso dicono che siamo al 6% e non al 3,8 (cambia poco) e come avete sottolineato voi, sono in carica da tre mesi». Secondo il primo cittadino «l’approccio sbagliato è duplice: infrastrutturale ed educativo. Il nostro obiettivo è raggiungere una percentuale più alta, ma in una grande città come Messina non basta il porta a porta, bisogna pensare alla grande distribuzione, agli alberghi, ai centri commerciali, alla ristorazione, e creare la giusta mentalità». Imbarazzante la domanda che la Daniele porge: «E’ vero che, anche quando viene fatta la raccolta differenziata, i rifiuti vengono poi conferiti tutti insieme?». Buzzanca: «E’ vero. Il problema è che Messina non dispone di una discarica propria».

E’ interessante l’apertura del sindaco nei confronti dei privati, compreso l’Ecopunto: «Se non riusciamo a dotarci di tutte le infrastrutture necessarie, il Comune non chiude ai privati, anzi, diamo massima disponibilità agli imprenditori, perché il nostro obiettivo è rientrare in pochi anni, e non secoli, tra i -virtuosi- della raccolta differenziata. Disponiamo, ad esempio, di un grande inceneritore a Pace, dove però anziché i rifiuti speciali conferiamo rifiuti urbani solidi, rinunciando a grossi introiti per il Comune. Un problema che intendiamo risolvere entro il 2009. Perché è importante la raccolta differenziata, ma sarebbe inutile senza uno smaltimento adeguato. L’amministrazione dovrà lavorare – conclude Buzzanca – ma ci vorranno anche i dovuti finanziamenti da far giungere in città e nell’isola. Dobbiamo rimboccarci le maniche».

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