Cantieri Rodriquez. Cgil, Cisl e Uil dal Prefetto Alecci, che garantisce: “Presto un incontro con tutte le parti”

Cantieri Rodriquez. Cgil, Cisl e Uil dal Prefetto Alecci, che garantisce: “Presto un incontro con tutte le parti”

Cantieri Rodriquez. Cgil, Cisl e Uil dal Prefetto Alecci, che garantisce: “Presto un incontro con tutte le parti”

martedì 17 Marzo 2009 - 18:07

Oceano, Genovese e Amato: “Se si chiude non si dismettono solo i lavoratori, ma si dismette la competenza e la cultura della cantieristica”

Incontro urgente con Confindustria e Rodriquez. Il Prefetto di Messina, Francesco Alecci, ha assicurato la sua massima attenzione nella vicenda dei 94 lavoratori dei Cantieri Navali che oggi hanno effettuato un sit-in sotto il Palazzo del Governo. Un presidio senza alcun corteo, per evitare ulteriori disagi alla mobilità cittadina già aggravata dalla chiusura dello svincolo autostradale di Boccetta.

Il Prefetto Alecci ha condiviso con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Oceano, Genovese e Amato e i segretari delle federazioni dei metalmeccanici l’importanza del settore della cantieristica auspicando che sia tutta la città ad intestarsi la battaglia per salvaguardia dei posti di lavoro. Il Prefetto Alecci ha annunciato di voler convocare un incontro urgente con il presidente di Confindustria Messina e il responsabile della Rodriquez per chiedere loro delucidazioni in merito alla richiesta di cassa integrazione per i lavoratori del Cantiere Navale.

“Successivamente – ha detto il Prefetto – dovranno sedersi attorno a un tavolo tutte le parti interessate alla vertenza. La situazione è grave, non vedo cosa altro potrebbe accadere di peggio che una Cassa integrazione a zero ore. E’ una perdita per tutta la città, per questo Sindaco e Presidente della Provincia devono essere coinvolti e devono rappresentare un punto di riferimento per arrivare alla soluzione della vicenda”.

I tre segretari confederali hanno sottolineato al Prefetto la preoccupazione per il futuro e per la mancanza di un piano industriale da parte dell’azienda sollecitando un incontro con l’assessore regionale al lavoro Pippo Gianni.

“Esprimiamo forte preoccupazione per una crisi che mette a rischio ancora di più il nostro territorio – hanno affermato Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato – Se si chiude non si dismettono solo i lavoratori, ma si dismette la competenza e la cultura della cantieristica. Ci sono tante aziende in difficoltà sul nostro territorio che chiedono cassa integrazione – hanno aggiunto – ma alla Duferdofin, per esempio, c’è già un percorso ben definito per il rientro dei lavoratori. Siamo allarmati, la richiesta di Cassa integrazione a zero ore per tutti i dipendenti è un segnale che l’azienda vuole interrompere per 12 mesi l’attività sul nostro territorio. Chiediamo un coinvolgimento tutti gli attori istituzionali perché vediamo alto il rischio di chiusura definitiva del cantiere considerato che gli interessi del Gruppo Colaninno sono dirottati verso altre iniziative. A rischio non ci sono solo i 94 dipendenti ma anche tutti quelli dell’indotto e non possiamo permettere che venga mortificato ancora questo territorio dal disimpegno politico delle istituzioni del territorio. Il know how, le professionalità e le aree del settore cantieristico messinese rappresentano una risorsa importante a livello mondiale”.

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