Caso “lavavetri-. I sindacati: «A Messina situazione meno grave»

Caso “lavavetri-. I sindacati: «A Messina situazione meno grave»

Redazione

Caso “lavavetri-. I sindacati: «A Messina situazione meno grave»

giovedì 30 Agosto 2007 - 14:03

Com’era prevedibile, la discussa ordinanza del sindaco di Firenze, Leonardo Dominici, che prevede arresto e ammenda di 206 euro per i lavavetri ambulanti, ha generato un vespaio di polemiche, dibattiti ma anche diverse dichiarazioni di approvazione. Anche a Messina, dove tra la gente, ma anche nei palazzi, si discute del provvedimento.

Sull’argomento sono intervenuti anche i sindacati Cgil e Uil, con una nota congiunta firmata rispettivamente da Pina Pandolfino e Costantino Amato. «Non v’è dubbio» si legge «che, anche a Messina, abbia finito col creare una situazione di disagio estremo il fatto che, ad ogni semaforo, si sia assillati, quando non anche aggrediti, da una pletora di extra-comunitari, e non, che, giornalmente ed anche più volte al giorno, come questuanti, venditori di fazzolettini, lavavetri, etc., oramai, affliggono la cittadinanza». Viene anche chiarito, però, «che il fenomeno, nella nostra città, non ha, ancora, assunto i livelli di guardia assunti altrove».

Secondo Cgil e Uil, se da un lato l’ordinanza di Dominici ha avuto il merito di porre l’attenzione sul caso, dall’altro risulta «sproporzionata ed, in ogni caso, estremamente pericolosa per le possibili conseguenze, ancora più negative, ch’essa è capace di produrre», con ricadute sulla delinquenza e il disagio sociale.

Nella nota viene evidenziato che non è possibile scaricare sulle autonomie locali il peso della risoluzione del problema. Occorre fare funzionarele leggi sull’immigrazione, condizione indispensabile per rendere effettivamente funzionali i percorsi di “prevenzione e integrazione-».

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