Il settimanale nazionale parla di presunti consigli notturni e doppi gettoni di presenza, ma i presidenti si difendono: «Notizie prive di fondamento».
Quando Messina finisce sulle pagine delle cronache nazionali, il più delle volte, purtroppo, non si può andarne fieri. Stavolta è il settimanale Panorama a mettere nel mirino la nostra città, citata all’interno di un articolo dedicato alle varie -sprecopoli- della politica per delle presunte -furberie- che si consumerebbero nei consigli delle sei circoscrizioni. Panorama parla, in particolare, di presunti consigli convocati in orari notturni al fine di ottenere un doppio gettone di presenza e una copertura degli oneri contributivi spettanti al lavoratore consigliere per due intere giornate.
Ma il solo fatto che queste cose le scriva un settimanale autorevole e accreditato Panorama non significa che vada preso per oro colato. Perché accanto alla denuncia del giornale va registrata la difesa, piuttosto stizzita, dei presidenti dei sei quartieri, che alzano lo scudo e smentiscono «categoricamente che tale pratica sia in atto all’interno dei nostri consigli, e pertanto, la notizia fornita dal settimanale “Panorama” è assolutamente destituita di ogni fondamento».
«La legge regionale 22 del 2008, infatti – spiegano i sei in una nota congiunta – prescrive la regolare calendarizzazione delle attività di commissione e di consiglio, e prevede che il gettone di presenza da corrispondere sia previsto per un numero di sedute, tra commissione e consiglio, non superiore a 15, per un tetto di spesa massimo, di euro 694 al mese. Allo stesso modo, il Presidente percepisce una indennità che, nel caso non sia lavoratore, è pari a 1317 euro, che scende a poco più di 600 euro se è anche lavoratore. Le convocazioni dei nostri consigli, commissioni e attività amministrative sono atti pubblici e disponibili per chiunque voglia verificare che, fenomeni come il “consiglio notturno” sono assolutamente infondati. Peraltro, il gettone che verrebbe percepito dal consigliere che partecipasse ad un consiglio a cavallo di due giornate sarebbe comunque uno solo, e non due, come erroneamente si riporta sulla stampa».
«Infine – aggiungono – circa gli oneri contributivi: anche qui, la l.r. 22/2008 prevede un tetto massimo di partecipazione del Comune al datore di lavoro, pari a 2082 euro al mese. Se si dovesse superare questo limite mensile, non solo non verrebbe trasmesso nessun pagamento per onere contributivo al datore di lavoro, ma anzi verrebbe trattenuto dal Comune una parte consistente dello stesso emolumento spettante al consigliere! Ciò a significare che quanto riferito dalla stampa, circa i rimborsi per gli oneri contributivi, sono meccanismi che nessuno, qui a Messina, ha inventato, ma sono previsioni di legge, che valgono non solo qui, ma ovunque, in Sicilia e in Italia. Immaginare speculazioni su questo fronte, pertanto, appare una decisa forzatura da parte della stampa».
Le circoscrizioni, in definitiva, sono «ben lungi, quindi, dall’essere stipendifici, come la stampa erroneamente le dipinge, bensì luoghi di elaborazione politica essenziale, di gestione amministrativa concreta, imprescindibile per i rapporti con le varie contrade della città. E’ questo il percorso che noi stiamo seguendo, al di là delle strumentalizzazioni e dei falsi scoop della stampa, ed è questo il percorso che continueremo a voler percorrere già dai prossimi giorni, per smentire con i fatti, come siamo abituati, alle tante parole che in maniera interessata o male interpretata si scrivono in tema di decentramento e circoscrizioni. Una sfida di serietà e maturità politica, che sentiamo di condividere con l’amministrazione comunale soprattutto in queste vicende».
