Ciucci a Messina: «Ricadute positive già prima dell’apertura dei cantieri del Ponte»

Ciucci a Messina: «Ricadute positive già prima dell’apertura dei cantieri del Ponte»

Ciucci a Messina: «Ricadute positive già prima dell’apertura dei cantieri del Ponte»

martedì 10 Marzo 2009 - 12:17

L’amministratore delegato della Stretto di Messina in città per l’apertura di una sede distaccata dell’Anas: “Nessun problema per il reperimento dei capitali privati-

L’amministratore delegato della società “Stretto di Messina Spa” Pietro Ciucci, in città per l’apertura di una sede distaccata dell’Anas proprio a Messina e di un “Centro studi” in collaborazione con Provincia e Comune, si è inevitabilmente soffermato sulla decisione del Governo di rifinanziare i lavori per la costruzione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, e su tutto ciò che esso comporterà.

“Non posso che ritenermi soddisfatto per questa scelta del Cipe – ha commentato. Ritengo che abbia un’importanza fondamentale per lo sviluppo economico e non solo, per la Sicilia e Messina in particolare, per la Calabria e la provincia di Reggio e per tutto il meridione d’Italia. Una grande opera che potrà anche contribuire ad uscire dalla crisi economica. Tante infatti saranno le ricadute dal punto di vista occupazionale, finanziario e sociale che si potranno registrare ancor prima dell’apertura del ‘grande cantiere’, prevista per la fine del 2010”. In tal senso Ciucci ha parlato di studi, sondaggi e valutazioni sul territorio che vedranno coinvolti decine di ingegneri e altri professionisti, senza dimenticare le opere compensative che verranno avviate prima dell’avvio definitivo del ‘grande cantiere’ appunto. “Dovremo rivedere la struttura territoriale, stradale e ferroviaria per uniformarla al collegamento con il Ponte – ha continuato. Valutando eventuali interferenze e conseguenti spostamenti. Daremo risposta ad una buona parte di domanda occupazionale diretta e indiretta”.

Passaggio successivo sul blocco di tre anni della progettazione dell’opera, periodo definito di ‘coma farmacologico’. “C’erano tutti i presupposti per passare alla fase di cantierizzazione – ha proseguito il presidente dell’Anas – c’erano i finanziamenti, le imprese e il progetto. E’ stato sprecato tempo e risorse”. Il rinvio ha generato ovviamente un aggiornamento del piano dei lavori ma Ciucci precisa: “La società Stretto di Messina non è però ripartita da zero e facendo leva sul vecchio progetto, sarà possibile ripartire entro il 2010. Altrimenti sarebbero stati necessari almeno altri cinque anni”.

Infine l’aspetto economico: “Il progetto del ponte è costoso, ma non costosissimo, intorno ai 6 miliardi di euro. Non ci saranno problemi per il Reperimento del 60% di fondi mancanti, che verranno ricercati nei mercati finanziari. L’investimento sarà inizialmente sotto forma di debito. Formula già riuscita per la costruzione di altre opere”.

(foto Dino Sturiale)

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