Consiglio provinciale: giornata nera in casa Mpa

Consiglio provinciale: giornata nera in casa Mpa

Consiglio provinciale: giornata nera in casa Mpa

giovedì 19 Marzo 2009 - 14:56

Attacchi all'assessore Duca sul caso Multiservizi. Muscarello, appena subentrato a Bartolotta, annuncia il suo passaggio all'Udc area D'Alia. Ufficiale anche l'addio di Panetta, che aderisce al Gruppo Misto

Una seduta ricca di spunti quella odierna del consiglio provinciale. Probabilmente, in chiusura, risulta essere la giornata più nera di questa legislatura per il Movimento per l’Autonomia, che incassa la sfiducia (o qualcosa di molto vicino) per l’assessore alla Protezione Civile e Sicurezza Gaetano Duca, il passaggio, già annunciato, di Marco Panetta al gruppo misto (vedi articoli correlati in basso) e quello di Antonino Muscarello, appena approdato in consiglio per sostituire Antonino Bartolotta e subito transitato nel gruppo ‘Udc-Il Centro con D’Alia’. Ma andiamo con ordine.

In apertura prende la parola il capogruppo di ‘Gioventù della Libertà’, Giuseppe Galluzzo, che interviene esprimendo profondo dissenso sull’operato dell’Amministrazione in merito al rischio di chiusura del servizio di controllo venatorio, affidato alla società ‘Multiservizi’ di Enna, che ha operato in questi anni con risultati altamente meritori e con interventi anche fuori dalle specifiche competenze come per esempio nel caso di incendi e maltempo. Facendo riferimento ad un precedente intervento del capogruppo dell’Mpa Carlo Cerreti, Galluzzo si scaglia in un primo momento contro l’assessore Gaetano Duca, invitandolo a rimettere in moto la convenzione tra regione, provincia e società, evitando invece di mettere il bastone tra le ruote attraverso azioni definite di ‘accattonaggio politico’ mirate ad ottenere -qualche mollica-. Parole forti, con Galluzzo che invita addirittura Duca ad andarsene se non è in grado di tutelare gli interessi di Messina. Espressa solidarietà ai lavoratori, circa quaranta, che rischiano il posto di lavoro in un momento di grave crisi: -E’ inammissibile – continua – che interessi di Bilancio da parte di chicchessia influenzino la scelta di questa entità. Auspico che vengano riviste le posizioni assunte ed, ove ci fossero mancanze per noncuranza ed incompetenza, di rimuoverle al più presto possibile-.

Successivamente interviene Pippo Rao (Pd), che sollecita e ottiene l’apertura del dibattito sull’argomento e la butta un po’ sul politico: “Contestare così l’assessore significa sfiduciare l’assessore stesso, ma anche chi lo ha nominato. Da mesi assistiamo ad attacchi costanti, una volta a Ricevuto, una volta all’assessore etc. Non è in discussione l’uomo Gaetano Duca, ma se si è macchiato di colpe precise deve venire qui e darne conto al consiglio. Questi sono gli interrogativi che poniamo: Duca ha la fiducia del Presidente? Duca ha la fiducia del consiglio? Ricevuto ha la fiducia della sua maggioranza? Chiediamo chiarezza in questo senso”. Sulla vicenda Multiservizi invece commenta: “Non è legata solo a Duca, c’è un sottobosco che i consiglieri più anziani ricorderanno. In ogni caso ci sono persone a cui sono state fatte promesse, date garanzie e che si aspettano risposte rispetto al loro futuro”. Replica subito il capogruppo dell’Mpa Cerreti: “Quello di Galluzzo è un grido forte per la gente che rischia di perdere il lavoro. Un accorato appello lontano da diverse interpretazioni, strumentali, ma riferito al sacrosanto diritto di garantire il proprio posto di lavoro. Non metto sotto accusa l’assessore, che tra l’altro fa capo al mio partito, ma non credo di fare torti a nessuno chiedendo di avere delucidazioni in merito alla materia a cui Duca è delegato”. Si susseguono gli interventi, ma prima della chiusura del dibattito riprende la parola Galluzzo che corregge il tiro e affonda anche sui dirigenti di Palazzo dei Leoni: “Ho saputo che lo schema di convenzione con la Multiservizi è prerogativa del consiglio. Adesso ho le idee molto più chiare. Era dovere dell’amministrazione informare i capigruppo di quanto stava cadendo e mi dispiace che si utilizzino certi metodi per fare ciò che dovrebbere essere fatto ordinariamente. Non rispondo alle provocazioni di Rao, ma se la provincia si farà scappare il finanziamento regionale utile a garantire il servizio, è chiaro che si mette fortemente a repentaglio la fiducia e dunque non sono escluse ripercussioni serie sul piano politico. Il problema però è sempre lo stesso, l’Amministrazione è in mano ai dirigenti che fanno il bello e il cattivo tempo. Sono i dirigenti a dettare i tempi politici, non li seguono così come dovrebbe accadere”.

Chiuso il punto si prosegue con i lavori, primo colpo basso per Duca e conseguentemente per l’Mpa. Dopo un intervento di Francesco Andaloro sull’emergenza lavoro nella Provincia di Messina, il Consiglio ratifica con ventinove voti su ventinove votanti la surroga di Antonino Bartolotta con Antonino Muscarello. All’inizio del mese di marzo Antonino Bartolotta fu sospeso dal Prefetto di Messina per diciotto mesi a seguito della sentenza di condanna in primo grado per peculato d’uso, pronunciata dai magistrati della prima sezione penale del Tribunale di Messina, in riferimento alla sua carica trascorsa di sindaco di Santa Teresa di Riva. Al suo posto subentra ufficialmente oggi, per sostituirlo, il primo dei non eletti della lista -Autonomisti per l’Mpa- nel Collegio 6 – Taormina, Antonino Muscarello (nella foto). Il nuovo consigliere provinciale, in passato presidente del consiglio del Comune di Alì, nelle elezioni del 15 e 16 giugno 2008, ottenne 903 voti. Come prima dichiarazione ha formalizzato la sua adesione al gruppo -Udc-Il Centro con D’Alia-. Si tratta di un ritorno per Muscarello nel partito dello scudo crociato, visto che ha iniziato il suo cammino politico all’interno del giovanile della Democrazia Cristiana, prima di transitare nel partito di Casini, al quale ha aderito per tre anni. Alle porte dell’ultima tornata elettorale il “matrimonio” con Cateno De Luca, del quale viene sancita la fine proprio oggi. Altro colpo basso per il Movimento per l’Autonomia, che perde subito un altro uomo in aula.

E infine c’è da registrare la comunicazione del presidente del Consiglio, Salvino Fiore, che ha informato l’Assemblea in merito all’adesione al Gruppo Misto del consigliere Marco Panetta che era stato eletto, nelle ultime elezioni, nella lista “Movimento per l’Autonomia Alleati per il Sud” (Collegio 1 Messina Sud). Lo scontro forte con il deputato nazionale Carmelo Lo Monte ha sancito la spaccatura, nonostante il tentativo di mediazione del leader Raffaele Lombardo.

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