Sull’ex commissario dell’Ente Fiera pende una condanna in primo grado per fatti attribuiti al periodo in cui era sindaco di Santa Teresa di Riva

Il prefetto di Messina Francesco Alecci ha sospeso dall’incarico di consigliere provinciale Nino Bartolotta. La decisione è nata a seguito della sentenza in primo grado pronunciata dai magistrati della prima sezione penale del Tribunale di Messina presieduta, da Attilio Faranda, che hanno condannato Bartolotta, in riferimento alla sua carica trascorsa di sindaco di Santa Teresa di Riva, per reato di peculato d’uso. Nello specifico Bartolotta, insieme all’assessore allo Sport del centro jonico Massimo Rizzo e al consigliere comunale Alessandro Fleres, avrebbe inserito tra i componenti della delegazione che andò a sostenere il gemellaggio tra il comune di S.Teresa di Riva e il comune francese di Fuveau, anche le consorti, che beneficiarono senza alcun titolo istituzionale delle somme dedicate al loro vitto ed alloggio.

Bartolotta, che in passato aveva anche ricoperto il ruolo di Commissario straordinario della Fiera di Messina, aveva ottenuto nell’ultima tornata elettorale 1165 preferenze nella lista “Autonomisti-Mpa” dell’area De Luca, nel collegio 6 – Taormina. Per lui, come agli altri imputati, è stata comminata la pena di due anni d’interdizione dai pubblici uffici. La sospensione dal consiglio provinciale invece sarà per 18 mesi, in attesa del secondo grado di giudizio.

Al suo posto in consiglio provinciale subentra il primo dei non eletti nella lista, Antonino Muscarello (nella foto), nato a Milano il 2/11/1974, che aveva ottenuto 903 preferenze. Lo stesso Muscarello, già presidente del consiglio di Alì, aveva inviato qualche mese fa un esposto alla Procura, al Prefetto, alla Provinca e alla Regione sostenendo la temporanea incompa¬tibilità di Bartolotta con la carica di consigliere provinciale, per essere stato condannato nella sua funzione di primo cittadino.