Per i dipendenti divenuti inabili dopo l'assunzione potrebbe scattare un censimento
In altre città è già stato fatto, destinare gli ex lavoratori socialmente utili a coprire i buchi nella pianta organica. L’uovo di Colombo, insomma, avendo la volontà politica. A proporlo è il consigliere comunale PdL Nello Pergolizzi, che ha inviato un atto di indirizzo alla Giunta, proponendo di approvare il bando di selezione interna per l’individuazione di personale precario abile per ricoprire il ruolo di agente di Polizia municipale.
L’idea non è originale neanche per Messina, visto che il bando, come ha sottolineato lo stesso Pergolizzi, ricalca quasi fedelmente quello stilato dalla Giunta Genovese circa un anno fa. Allora l’iter della selezione si arenò di fronte alle visite mediche, giudicate troppo invasive, e poi il Commissariamento fece il resto.
Adesso pare che la volontà ci sia. «Che io sappia – ha dichiarato Pergolizzi -, il sindaco, il comandante Ferlisi e anche gli articolisti sarebbero d’accordo. Sono segnali piccoli ma importanti, che possono migliorare la vivibilità della città, aumentando il numero dei vigili in servizio, e migliorare la situazione delle famiglie dei lavoratori, che vivono con 500 euro al mese.»
Il contrattista che diviene vigile urbano, infatti, otterrebbe la tanto sospirata integrazione oraria, passando da 18, o 24, ore a 36. Questo, però, tenendo ferma la situazione giuridica, cioè mantenendo la categoria C (lavoratori di concetto) e la quinquennaliltà del contratto. «Alla scadenza si vedrà», ha precisato Pergolizzi.
I problemi di organico, comunque, riguardano tutta la macchina del Comune. «Sto pensando di proporre il censimento delle inabilità – ha concluso il consigliere -, sottoponendo tutti i dipendenti divenuti inabili dopo l’assunzione ad una ulteriore visita collegiale. Dobbiamo predisporre una pianta organica che metta in conto non solo le posizioni ricoperte, ma anche le funzioni effettivamente svolte.»
In download il bando per la selezione
