Per i dipendenti di Messinambiente prospettive poco chiare

Per i dipendenti di Messinambiente prospettive poco chiare

Redazione

Per i dipendenti di Messinambiente prospettive poco chiare

sabato 17 Novembre 2007 - 16:24

Martedì incontro con Sinatra, mercoledì vertice con il prefetto e l'Ato3. Entro venerdì i pagamenti?

Gli stipendi non arrivano, e Messinambiente continua ad incrociare le braccia. Dopo il sit-in di ieri in Prefettura, i lavoratori annunciano di voler proseguire con lo sciopero ad oltranza finché non riceveranno i salari. La settimana prossima sono previsti nuovi incontri sia con il commissario del Comune Gaspare Sinatra che con il prefetto Francesco Alecci, e la situazione potrebbe bloccarsi, ma per il momento rimane critica, anche per le inevitabili conseguenze sulla città.

«Il mancato pagamento dello stipendio è sempre un problema grave» afferma Nino Miloro, dirigente di Messinambiente. «C’è stata questa possibilità di pagare un anticipo di 600 euro, e nel corso della prossima settimana si vedrà di risolvere la situazione. Noi abbiamo invitato i dipendenti ad effettuare almeno la raccolta minima, per evitare gravi disagi a tutta la popolazione. Il personale però è abbastanza rigido perché preoccupato. Ogni anno, di questi periodi, ci sono problemi di bilancio, e non vedendo chiare le prospettive, gli operai protestano. Non è uno sciopero proclamato – chiarisce Miloro – , la mia impressione è che i lavoratori abbiano scavalcato i sindacati, ma ripeto, è solo una mia sensazione, e non so se si dovrà agire con procedure di eventuale precettazione».

Bruno Zecchetto, sindacalista Cisl, spiega il punto di vista del sindacato. «E’ un percorso nel quale abbiamo accompagnato i lavoratori. Abbiamo prospettato loro la situazione, esponendo le proposte di Messinambiente, la mediazione di quel galantuomo del prefetto Alecci, che è vicino anche a questa problematica e sta dimostrando un grande senso dello stato, e le prospettive future, che effettivamente sono senza certezze. Il cronoprogramma ufficiale dettato da Messinambiente sarebbe questo: l’acconto dovrebbe essere disponibile per martedì, quando ci sarà un’ulteriore riunione con il commissario Sinatra; mercoledì si discuterà nuovamente con il prefetto e l’Ato3, e forse venerdì, se le condizioni saranno rispettate, si potrà elargire la differenza. Il problema è che tutti gli anni è la stessa musica, con l’aggravante della gestione commissariale. Guarda caso ogni fine anno si verifica la stessa situazione, ed è questo che preoccupa maggiormente. Devo dire anche – aggiunge Zecchetto – che la posizione dei vertici di Messinambiente è impregnata di una certa arroganza. In questa situazione di ulteriore sofferenza, prendiamo allora spunto per fare un ragionamento serio ed ampio su questa contemporanea presenza di due società di fatto partecipate, che sono due scatole delle quali una è sicuramente vuota, che hanno costi esorbitanti e offrono servizi non all’altezza. Ci sono troppi padri padroni – conclude il sindacalista – e non si possono usare gli operai come scudi umani».

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