Una direttiva del Governo mette a disposizione 50 milioni di euro agli Enti locali che presenteranno progetti adeguati
Il Comune sa dell’esistenza di fondi dello Stato per il sostegno all’accesso abitativo degli stranieri, ed in particolare dei Rom? E se sì, che progetti intende presentare per ottenerli? A chiederlo, con un’interrogazione all’assessore alle Politiche abitative Angela Bottari e all’assessore all’Integrazione multietnica Alfredo Crupi, è Enrico Pistorino, consigliere diessino della Terza Circoscrizione, che si riferisce in particolare ad una direttiva, datata 3 agosto 2007, del ministero della Solidarietà sociale di concerto con il ministero per i Diritti e le Pari opportunità, relativa alla Finanziaria, che definisce gli obiettivi e le aree prioritarie di intervento che saranno finanziate con un Fondo ad hoc per tutto il 2007, per una cifra complessiva di 50 milioni di euro.
Gli Enti locali che vorranno, in particolare, accedere ai fondi per intervenire sul “sostegno all’accesso all’alloggio- dovranno presentare progetti relativi ai seguenti ambiti: creazione di strutture di accoglienza per stranieri; azioni congiunte pubblico-private per la gestione e l’accesso in alloggi da destinare in locazione; iniziative di informazione, assistenza e orientamento per reperimento di abitazioni in locazione; sostegno a progetti sperimentali per la creazione di alloggi attraverso forme di auto-recupero o auto-costruzione di unità immobiliari da destinare alla residenza.
Ancor più specificatamente, la direttiva si riferisce alle “comunità prive di territorio-, dunque i Rom, come destinatari privilegiati di tali finanziamenti, anche attraverso progetti concernenti l’integrazione culturale di questi soggetti, in particolare su questi ambiti: percorsi di inserimento ed orientamento scolastico degli alunni stranieri; facilitare i rapporti tra famiglie ROM ed istituzioni scolastiche; tutela dei minori stranieri non accompagnati; valorizzazione delle seconde generazioni (figli di stranieri nati in Italia); tutela delle donne immigrate; diffusione della lingua e della cultura italiana; diffusione della conoscenza della Costituzione Italiana e dell’ordinamento giuridico.
Secondo Pistorino, questa direttiva « sembra scritta su misura delle problematiche presenti a Messina, rispetto alla difficile allocazione del Campo Rom e di tutte le necessità che da anni vengono riscontrare in relazione alla scolarizzazione dei bambini Rom, alla presenza dei lavavetri, ecc.».
Un’occasione, secondo il consigliere, da non lasciarsi sfuggire, ma «la preoccupazione è che quando verrà pubblicato il bando il Comune non sia pronto, come già accaduto altre volte, a partecipare con progetti esecutivi pronti. Il rammarico quindi sarebbe oltremodo giustificato considerato che la direttiva comunque informava gli Enti locali sin dal 3 agosto scorso».
«Dopo anni di disattenzione – conclude Pistorino – rispetto a questi problemi, oggi che il Governo finanzia progetti che potrebbero risolvere definitivamente l’incivile situazione in cui versa il Campo ROM di S. Raineri, l’Amministrazione comunale ha il dovere morale di non lasciarsi trovare impreparata».
