Gaetano Saja, ex ragioniere generale dell'Istituzione ai servizi sociali replica alle dichiarazioni di Sinatra

Gaetano Saja, ex ragioniere generale dell’Istituzione ai servizi sociali replica alle dichiarazioni di Sinatra

Redazione

Gaetano Saja, ex ragioniere generale dell’Istituzione ai servizi sociali replica alle dichiarazioni di Sinatra

venerdì 01 Febbraio 2008 - 14:40

L’aveva promesso e non ha perso tempo. L’ex ragioniere generale dell’Istituzione ai servizi sociali, Getano Saja ha deciso di replicare per iscritto alle dichiarazioni del commissario Gaspare Sinatra. Un lunga lettera in cui Saja si rivolge direttamente al funzionario regionale per spiegare le sue ragioni.

Ecco il testo integrale della replica.

L’ufficio stampa del Comune di Messina, nel suo comunicato n°47 del 24/01/08, titolato “Il Commissario Sinatra smentisce le dichiarazione del dott. Saja-. attribuisce allo stesso Sinatra la seguente dichiarazione::- Riguardo ai presunti danni eventualmente prodotti al Comune ed alle aziende collegate, questi sarebbero in massima parte riferibili al periodo in cui lo stesso Saja ha retto la Ragioneria Generale di Palazzo Zancla, dal 1996 al 2000, quando il Comune utilizzò avanzi di amministrazione per oltre. 120 miliardi di lire. Tali avanzi,in una logica di oculata e lungimirante amministrazione, avrebbero dovuto essere utilizzati una tantum, solo per spese di investimento e per una programmazione di lungo periodo-.

Tengo a precisare che è lontana da me l’idea di polemizzare con il dott. Sinatra, per cui, quanto sto per esporre deve significare, non una occasione di protagonismo personale, bensì un contributo per pervenire, una volta per tutte, ad una chiarificazione contabile sui fatti che hanno interessato e, tutt’oggi, interessano il nostro Comune, per la ricerca della verità, quella vera perché documentabile.

Premetto che il tutto sarebbe stato circoscritto in una normale attività amministrativa di avvicendamento, qualora il sig. Commissario, avendo preso atto della mia indisponibilità a proseguire nell’incarico di Ragioniere generale dell’Istituzione per i servizi sociali comunicatagli nel contesto della mia relazione del 03/01/2008, nella quale, peraltro, ne esplicitavo le motivazioni, avesse proceduto, con determina n°3 del 21/01/2008 alla nomina del nuovo responsabile finanziario dell’Istituzione per i sevizi sociali, nella persona del dott. Antonino Torrisi, in atto Ragioniere Generale del Comune di Messina, senza ancorarne le motivazione della sostituzione, come si legge nella citata narrativa della citata determina n°3 del 21/01//08, ai seguente motivi:

1)Viste le comunicazioni e gli atti di gravi irregolarità riscontrate nella gestione dell’Istituzione per i servizi sociali

2)Visto che i locali di via Felice Bisazza, nella notte fra il 30 ed 31 dicembre sono stati visitati dai ladri che hanno manomesso tutto ed asportato diversi computer, il server e quindi banca data e dati sensibili, per cui bisogna ricostruire e ricostituire il tutto-

I succitati motivi farebbero intendere che la gestione dell’Istituzione, anche sotto il profilo finanziario, sarebbe stata condotta, mediante l’adozione di atti contenenti “ gravi irregolarità “ e che l’asportazione del materiale informatico da parte dei malavitosi, unitamente ai relativi dati, avrebbe determinato la impossibilità per l’Ente medesimo, di poter procedere ad un controllo della gestione finanziaria, prima della loro ricostruzione e ricostituzione.

Tutta fantasia in quanto lo scrivente ebbe cura di informare, con immediatezza, Lei ed anche gli organi di informazione che dell’accaduto – furto – ne avevano dato ampia informazione alla cittadinanza messinese , che tutti i dati relativi alla gestione finanziaria degli esercizi dal 2000 – anno di inizio della attività della Istituzione per i servizi sociali – alla data del furto erano stato conservati, e, conseguentemente, non persi e, che, anche i dati relativi al “ servizio protocollo ed inventario dei beni “ erano stati salvati e conservati con una copia di back up in un hard disk esterno.

Tutto questo è dimostrato dal fatto che, qualche giorno dopo l’avvenuto furto, l’attività dell’ente è ripresa nella normalità più assoluta.

Le motivazioni esplicitate nella determina sindacale n. 3 del 21/01/2008 in precedenza specificatamente individualizzate, poste a giustificazione della mia sostituzione, anche se da me richiesta, hanno profondamente colpito la mia integrità morale sotto il profilo, soprattutto, professionale,

A riaccendere le polemiche, che avrei preferito evitare, è stato il Suo comunicato stampa e, precisamente, la frase che attribuisce la responsabilità dell’attuale situazione finanziaria del Comune di Messina ai metodi di gestione adottati dal sottoscritto dal 1996 al 1999, periodo in cui ho svolto le funzioni di ragioniere generale del Comune di Messina, accusandomi, in riferimento all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, di non avere operato “ in una logica di oculata e lungimirante amministrazione- in quanto non ho utilizzato l’avanzo di amministrazione, così come precede la legge, per il finanziamento di spese una tantum, per spese di investimento e per una programmazione di lungo periodo “.

Mi spiace contestare tale Sua affermazione, ma certamente, Ella, sig. Commissario, sebbene ha, in più occasioni, affermato di potere esprimere il proprio pensiero dopo aver letto le “ carte “, ritengo che in questa occasione non le abbia né letto e nemmeno viste.

Sarebbe bastato che Ella richiedesse agli uffici competenti i “ Conti Consuntivi “ relativi gli esercizi finanziari dal 1996 al 1999, ed avrebbe avuto, leggendo le “ carte “, la possibilità di chiarire a se stesso le risultanze contabili delle gestioni finanziarie relative agli anni in precedenza individualizzati.

Se bene ricorso, ma Ella potrà accertarsene visionando la documentazione sopra citata, che durante gli esercizi finanziari dal 1996 al 1999, e quindi durante il periodo temporale della mia funzione di Ragioniere Generale, il Comune di Messina non ha mai fatto ricorso alle “ anticipazioni di tesoreria-, anzi, alla fine di ogni esercizio finanziario, il Comune di Messina evidenziava un fondo di cassa presso il proprio tesoriere.

Tra gli atti in mio possesso ho avuto modo di recuperare copia della delibera n. 73/C adottata dal Consiglio Comunale nel corso della seduta del 17/10/20000 con la quale è stato approvato il “ Conto Consuntivo relativo l’esercizio 1999-.

Premetto che il citato “ Conto Consuntivo relativo all’esercizio 1999 “ è stato predisposto, non dal sottoscritto, bensì, come rilevansi dalle attestazioni allo stesso allegate, dal dottore Antonino Torrisi, attuale Ragioniere Generale del Comune di Messina, che ha assunto tale incarico alla data del 10/04/2000, per cui i dati contabili in esso contenuti derivano dalla elaborazione dello stesso effettuata con la collaborazione dei dirigenti di ragioneria a tale compito preposti.

Dal citato “ Conto Consuntivo 1999 “ emergono dati molto significativi in ordine all’argomento oggetto di discussione, alcuni dei quali mi piace sottolineare, tralasciandone molti altri per brevità di spazio e di tempo..

Alla data del 31/12/1999 il Comune di Messina deteneva, come rilevasi dal citato documento contabile, un “ fondo di cassa pari a Lire 67.077.817.750, importo questo che trova conferma e perfetta concordanza con l’attestazione rilasciata in data 06/03/2000 dall’allora Tesoriere del Comune di Messina Banco Ambrosiano Veneto. Quest’ultimo documento contabile sancisce e conferma, pertanto, la perfetta concordanza fra il fondo di cassa desunto dalle scritture contabili dell’Ente con l’effettiva disponibilità finanziaria liquida detenuta nelle casse dello stesso tesoriere.

Sull’argomento ritengo opportuno, al fine di non alimentare ulteriori polemiche, non soffermarmi oltre, ma lascio a Lei, sig. Commissario, e a chi ci legge, ogni valutazione e considerazione al riguardo, in prospettiva, anche, all’attuale situazione finanziaria del Comune di Messina.

Invece, per quanto concerne l’applicazione dell’avanzo di amministrazione nei “ Bilanci di previsione “ relativi agli esercizi finanziari 1996/1998, sebbene sono certo del rispetto delle norme legislative vigenti in materia di finanza locale, Ella potrà, tuttavia, accertarsene, visionando i conti consuntivi relativi agli esercizi 1996/1998, purtroppo non in mio possesso, dai quali potrà senz’altro rilevarne le finalità al quale detto avanzo di amministrazione è stato destinato.

Per quanto riguarda, invece, l’esercizio finanziario 1999, essendo in possesso del relativo “ Conto consuntivo “, posso chiarire che l’avanzo di amministrazione applicato al Bilancio di previsione 1999 pari a lire 35.834.507.429, così come prevedevano e prevedono le norme legislative in materia di finanza locale è stato destinato per il finanziamento delle seguenti spese:

1) pagamento passività pregresse riconoscibili

lire 8.702.120.605

2) regolarizzazione contabile dei pignoramenti con assegnazione

lire 14.309.509.852

Totale lire 23.011.630.457

3) Spese una tantum allocate al titolo primo – parte seconda spesa,

lire 1.530.000.000

Avanzo di amministrazione utilizzato per investimenti,

lire 11.292.876.972

L’analitico delle spese sopra citate risulta allegato al conto consuntivo relativo l’esercizio 1999.

Dall’esame dell’elenco analitico delle spese finanziate utilizzando l’avanzo di amministrazione, che forma parte integrante della delibera n. 73/c del 17/10/2000, Ella potrà, senz’altro, constatare l’osservanza delle norme legislative, nonché la “ logica di oculata e lungimirante amministrazione “ posta alla base della attività gestionale economico – patrimoniale durante il quadriennio 1996/1999-

A questo punto l’unico problema che, pertanto, rimane da risolvere è la ricerca dei motivi, veri e documentabili, che hanno indotto il Comune di Messina a ricorrere, da anni, in maniera costante, alle “ anticipazioni di tesoreria “ atteso che, se è vero, come è vero, che alla data del 31/12/1999 lo stesso Comune di Messina deteneva un fondo di cassa e conseguentemente un disponibilità liquida pari alla considerevole somma, sicuramente ragguardevole se riportata all’epoca, di lire 67.077.817.750,

Non ho la pretesa di considerare l’esposizione fin qui condotta completa ed esauriente, anche perché basata su ricordi affievoliti dal lungo tempo trascorso, e poggiata sull’unico documento amministrativo in possesso della scrivente rappresentato dalla delibera 37/c adottata dal Consiglio Comunale nel corso dell’adunanza del 17/10/2000 che approva il “ Conto del bilancio – esercizio 2000-

In ogni caso, rimango, comunque, a Sua completa disposizione qualora Ella lo necessitasse per ulteriore ed eventuali chiarimenti relativi alla gestione del Comune di Messina che ha interessato la mia attività professionale.

Buon lavoro.

Dr. Gaetano Saja

Messina 26/01/2008

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007