Genovese: «Un giorno speciale»

Genovese: «Un giorno speciale»

Redazione

Genovese: «Un giorno speciale»

venerdì 14 Settembre 2007 - 17:34

Parte ufficialmente la campagna elettorale del sindaco di Messina per la leadership regionale del Partito Democratico

Ad un mese esatto dal giorno delle primarie, Francantonio Genovese (nella foto tra Salvatore Cardinale e Bartolo Cipriano) inizia la sua corsa. Il 14 ottobre, infatti, sarà possibile votare il segretario nazionale e i segretari regionali del nascente Partito Democratico, e il sindaco di Messina, come ormai noto da settimane, è il candidato numero uno alla leadership siciliana.

La campagna elettorale è stata aperta ufficialmente ieri, nel salone del Royal Palace Hotel, durante un incontro a cui è accorsa una folla numerosissima, tra simpatizzanti, amici, alleati politici di Genovese stesso, e ancora assessori, consiglieri comunali e provinciali, una buona rappresentanza diessina e una discreta pletora di semplici osservatori della politica locale.

Al fianco di Genovese nella presentazione di oggi erano presenti il presidente provinciale della Margherita, Bartolo Cipriano, che ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza storica dell’elezione “popolare- e diretta della guida di un partito importante come il Pd, il segretario regionale della Margherita stessa, Salvatore Cardinale, deputato ed ex ministro delle Telecomunicazioni, uno dei primi forti sostenitori della candidatura Genovese, e Mario Centorrino, ex assessore al Bilancio della Giunta Genovese, membro del Comitato regionale del Pd.

Genovese ha definito quello di ieri come «un giorno speciale, un giorno in cui un lungo cammino verso la creazione di un partito nuovo, grande, forte, capace di unire anime e culture politiche diverse, ma al tempo stesso omogenee, si avvia alla conclusione». E’ il percorso dell’Ulivo, che si è sviluppato lungo l’ultimo decennio, del quale Genovese non ha mancato di ricordare le diffidenze che accolsero le prime discussioni su una grande casa dei riformisti. «Non sarà il partito degli ex – ha aggiunto il sindaco di Messina – ma sarà il partito del futuro, del futuro dell’Italia e dell’Europa».

Genovese fa riferimento ai valori tipici della componente democratico-cattolica, coerente però con la laicità del mandato politico, e ha voluto indicare come destinatari del partito anche tutti coloro i quali nella politica non hanno più fiducia. Non sono mancati gli attacchi al governo Cuffaro, «che continua a lasciare insoluti parecchi problemi, divenuti ormai endemici» ed inevitabile il riferimento a problemi quali la mafia, l’ambiente, la gestione dell’acqua e dei rifiuti, la sanità. Genovese cita Luigi Sturzo, sottolineando l’attualità delle sue riflessioni sul legame tra il Nord e il Mezzogiorno e sulla necessità di un organizzazione corale dei meridionali. Secondo Genovese «non si tratta di dar vita ad un partito nuovo, ma di rinnovare radicalmente la politica e porre le condizioni per dare finalmente alla Sicilia e ai siciliani una prospettiva di sviluppo e di benessere».

A margine della conferenza, abbiamo intervistato Francantonio Genovese.

Quanto sarà impegnativa la campagna elettorale e quanto l’eventuale guida di un partito che sta muovendo i primi passi?

«E’ un inizio difficile, è la costruzione di un partito che vede intanto omogeneità di intenti, che vede ovviamente la possibilità di avviare un nuovo percorso, che deve investire la Sicilia e i siciliani, facendo in modo che possano riscattarsi rispetto alle vicende che hanno visto il susseguirsi di governi che hanno poco valorizzato le risorse siciliane, e hanno reso davvero poveri gli abitanti di questa splendida terra. Oggi abbiamo bisogno di recuperare credibilità e di fare in modo che le istituzioni tornino a parlare con la gente».

Il prof. Centorrino ha detto che il Partito Democratico nasce dalla crisi dei partiti tradizionali. E’ così?

«E’ probabile, è chiaro che adesso c’è un superamento reale dal punto di vista anche generazionale, questo partito vuol dare un taglio col passato, e dare la possibilità alle nuove generazioni di potersi esprimere come meglio richiede la società odierna. E’ un passaggio cruciale, fondamentale, che viviamo con grande impegno ed interesse».

La concomitanza con la carica di sindaco di Messina crea problemi di compatibilità con l’eventuale incarico di segretario regionale del Pd?

«La carica di amministratore è assolutamente prioritaria rispetto a qualunque impegno che verrà dopo. Io sono assolutamente convinto che questo impegno possa essere utile anche alla gestione della città. Una voce in più, ascoltata anche a Roma e a Palermo, è sicuramente utile alla crescita complessiva di Messina e di questa comunità».

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