Gioveni e il paradosso degli stabili comunali

Gioveni e il paradosso degli stabili comunali

Redazione

Gioveni e il paradosso degli stabili comunali

giovedì 06 Dicembre 2007 - 11:10

700 alloggi ceduti dallo Iacp al Comune, con notevole incremento di oneri per Palazzo Zanca

Libero Gioveni parte all’attacco, dicendo chiaro e tondo che «se c’è un Dipartimento del Comune che dovrebbe chiudere i battenti è quello della Manutenzione degli stabili comunali». La considerazione nasce da quello che il consigliere Pd della III circoscrizione definisce un paradosso “alla messinese-, ovvero il fatto che fino ad oggi lo Iacp, facendo seguito alle disposizioni della Finanziaria 2005, ha ceduto a Palazzo Zanca circa 700 alloggi di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). «Con tutti gli….annessi e connessi».

«Un vero e proprio fardello – sostiene Gioveni – per il Comune di Messina, che va a coniugarsi col già pesantissimo “macigno- (che Palazzo Zanca si porta dietro almeno da un decennio) degli oneri della manutenzione».

Questo il quadro definito da Gioveni “desolante-: «pochissimi fondi anche per gli interventi urgenti a fronte di un patrimonio immenso, istanze degli inquilini vecchie anche più di cinque anni quasi sempre inevase, interventi effettuati col contagocce e soltanto a macchia di leopardo (senza mai prendere in considerazione un’intera zona per poterci lavorare a tappeto), sopralluoghi quasi sempre di….-facciata- effettuati dal Responsabile Unico del Procedimento che poi non portano ad alcun risultato concreto con l’immaginabile delusione ed esasperazione degli inquilini (vedi ad esempio la miriade di istanze inevase presentate negli anni dagli assegnatari di Camaro San Paolo)».

«E’ facile intuire – prosegue Gioveni – come aggiungendo anche questi 700 alloggi dell’Iacp (per i quali tra l’altro Palazzo Zanca non ha ancora preso totalmente cognizione delle relative condizioni strutturali interne), la situazione diventi veramente drammatica». Un ulteriore paradosso è che «molti inquilini di questi alloggi ceduti dall’Iacp al Comune si sono ritrovati a pagare il canone di locazione all’ente di via E.L. Pellegrino e…..contemporaneamente a ricevere dal Dipartimento Patrimonio la richiesta di pagamento per lo stesso canone».

Gioveni conclude con una considerazione di carattere politico-amministrativo: «Quanto di reale c’è nel bilancio comunale, nel capitolo della manutenzione degli stabili comunali, visto che già dal 1 Gennaio 2005 l’Iacp aveva cominciato a trasferire i propri alloggi a Palazzo Zanca, aumentandone virtualmente gli oneri per la manutenzione?».

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