Guardie venatorie: contratto vessatorio

Guardie venatorie: contratto vessatorio

Redazione

Guardie venatorie: contratto vessatorio

giovedì 12 Luglio 2007 - 12:25

Diritti o lavoro. Il caso della società mista “Multiservizi spa- di Ragusa tiene banco alla Provincia. Nato dalla ribellione di tre ex dipendenti, in procinto di essere riassunti, occupa adesso i tavoli dei magistrati e dei politici. Da una parte, infatti, la Procura della Repubblica sta vagliando l’esposto presentato dai tre, dall’altra il presidente Leonardi ha ricevuto in settimana l’interrogazione del consigliere Peppe Previti, Prc, circa la posizione dell’Amministrazione, socia della società al 5,50 %. Inoltre la vicenda è stata presa in carico dalla I Commissione provinciale, per iniziativa del consigliere FI Giovanni Pino. Ieri sono state convocate le parti in causa, il geometra Rappazzo per la “Multiservizi spa-, i sindacati confederali, dei quali si è presentata solo la Uil, e il dottor Enzo Gitto, in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale. Il nodo della questione è rappresentato da un articolo inserito nel contratto a tempo determinato che i lavoratori erano stati chiamati a firmare il 2 luglio scorso, per essere riassunti dalla “Multiservizi spa- in qualità di guardie venatorie. Ciò dopo un periodo di vacatio dovuto alla scadenza del contratto di affidamento del servizio di vigilanza venatoria

ed ambientalista stipulato con la Provincia Regionale di Messina, intervenuto il 31 dicembre scorso. Che aveva comportato il licenziamento dei lavoratori impegnati nel servizio. Rinnovato l’affidamento qualche settimana fa, anche i dipendenti dovevano essere riassunti, ma questa volta nel contratto si sono trovati, appunto, un articolo, il numero 8, che proprio non hanno gradito. Abbiamo ascoltato le parole di F. A., uno dei tre protagonisti della vicenda: «Noi non ce la siamo sentita di firmare, per una questione di dignità. E non è che siamo benestanti, abbiamo famiglia e lavoriamo per vivere. Adesso siamo disoccupati, e aspettiamo come procederà la denuncia alla Procura. Intanto io promuoverò una vertenza sindacale, perché ritengo di avere diritto ad alcune somme per il passato, che non mi sono state corrisposte. Mi riferisco in particolare al Tfr e alla tredicesima 2006. Ma farò esaminare tutte le buste paga. E la “Multiservizi- voleva che rinunciassimo a questi soldi. Non è giusto». Intanto ieri in I Commissione, il ragionier Rappazzo non ha neanche preso in conto l’argomento, rinviando ogni responsabilità all’avvocato della società, artefice del contratto. In ogni caso il ruolo della Provincia nella vicenda si riduce alla decisione se, alla luce di questi rilievi che riguardano i diritti dei lavoratori, mantenere o meno il contratto stipulato con la “Multiservice spa-. Tenendo presente che se tre si sono ribellati, ci sono circa altre 40 persone che hanno firmato il contratto nella sua interezza, accettando l’articolo 8. La decisione della Provincia non potrà non avere conseguenze nei confronti di questi lavoratori.

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