Incendi: i sindacati promettono battaglia

Incendi: i sindacati promettono battaglia

Redazione

Incendi: i sindacati promettono battaglia

lunedì 27 Agosto 2007 - 10:25

Cgil, Cisl e Uil individuano nel prefetto il soggetto coordinatore e annunciano una manifestazione: «Messina territorio abbandonato a sé stesso».

La provincia brucia, i palazzi pure. Non basterà qualche giorno per spegnere le fiamme di rabbia, dolore e sconcerto provocate dagli incendi che hanno devastato e continuano a devastare i boschi e le colline del territorio messinese. La tragedia di Patti ha risvegliato antichi timori, denunciati per tempo ma mai seguiti da pronte risposte, e adesso a poco servono i proclami e le discese in campo di personaggi illustri. Oggi Cgil, Cisl e Uil (nella foto i segretari provinciali Franco Spanò, Maurizio Bernava e Costantino Amato) sono voluti intervenire, in un incontro congiunto, per ribadire i concetti espressi in tempi non sospetti, e per gridare il proprio sdegno di fronte all’indifferenza di chi avrebbe potuto fare e, come troppo spesso accade, non ha fatto.

Franco Spanò, segretario provinciale della Cgil, ha definito i tragici accadimenti di queste settimane «fatti eccezionali», ma non per questo imprevedibili. Fatti che hanno evidenziato, qualora ci fosse bisogno di una conferma, «l’insufficienza delle risorse economiche, delle risorse strutturali, delle attrezzature, e soprattutto la mancanza di un coordinamento dei vari soggetti interessati». E’ impensabile, secondo Spanò, dare la responsabilità di quanto accaduto ai Vigili del Fuoco, che anzi hanno dato una risposta forte nonostante le avversità alle quali devono far fronte. «Oggi ci si rende conto- continua il segretario della Cgil «che i loro scioperi avevano delle motivazioni reali». Salvaguardia dell’ambiente, dunque, del territorio, ma non solo. I tre sindacati puntano il dito contro le Istituzioni, ed in particolare contro il presidente della Provincia Salvatore Leonardi e l’Ente da lui presieduto, «che tanto poteva fare in termini di prevenzione, ma in realtà non ha fatto nulla»; contro la Regione ed il suo presidente Totò Cuffaro, sempre pronto a rilasciare «dichiarazioni strampalate, ma non a riuscire a risolvere il problema della stabilizzazione del personale precario». Una battaglia, quella delle stabilizzazioni, che i sindacati conducono da tempo, e che ha portato a diversi scioperi durante l’anno. Spanò individua nel Prefetto di Messina il soggetto maggiormente adatto a ricoprire il ruolo di coordinatore generale, ma è chiaro che dovrà essere la Regione ad «individuare una soluzione forte e definitiva».

Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Bernava, segretario provinciale della Cisl, che dice senza tanti giri di parole che «la comunità messinese dovrebbe indignarsi di quanto accaduto». Bernava non ha risparmiato nessuno, definendo «ipocrite e farisaiche» alcune dichiarazioni del capo del dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, giunto nei giorni scorsi in città. «Non si può non considerare» sottolinea Bernava «che Messina ha il patrimonio boschivo più esteso di tutta la Sicilia» e che, invece, la nostra provincia sottostà alle solite «logiche elettorali e politiche», che la danneggerebbero a favore di Catania e Palermo. Il segretario della Cisl allarga i confini del suo discorso anche ai singoli Comuni, «perché non si coordinano fra loro? ». Anche Bernava, come Spanò, lancia un appello al Palazzo del Governo: «Faccia il Prefetto ciò che Cuffaro non sa o non vuole fare». E si metta fine, soprattutto, alle «tante lacrime di coccodrillo viste in questi giorni».

Costantino Amato, segretario provinciale della Uil, constata con amarezza e rammarico che «si finisce per affrontare questioni del genere solo in casi di emergenza. Non è simpatico dire avevamo ragione, ma è così». Amato sottolinea che i sindacati non avevano chiesto «cose eccezionali, ma ordinarie. L’auspicio è che almeno questi fatti tragici siano serviti a qualcosa», magari a far tornare l’attenzione su un «territorio abbandonato a se stesso». Prevenzione, questo il punto su cui, secondo Amato, bisogna concentrarsi maggiormente. E magari far sì che la Protezione Civile non si mostri una «scatola vuota», come invece secondo il segretario della Uil è stata.

All’incontro convocato da Cgil, Cisl e Uil, che preannunciano per settembre una manifestazione su questo tema, hanno partecipato Fabrizio Colonna, segretario provinciale della Cisl Agricoltura e Foreste, ed Enzo Cocivera, segretario provinciale della Flai Cgil, oltre a rappresentanti dei Vigili del Fuoco. Interventi accorati, volti a denunciare la sufficienza con la quale le Istituzioni, ed in particolare la Regione, hanno sin qui affrontato l’argomento. Significativo il fatto che l’esasperazione della gente ha portato a scagliarsi contro i Vigili del Fuoco stessi, capri espiatori di colpe evidentemente non loro. Durante la conferenza sono state ricordate le vittime del rogo di Patti, ed un pensiero è andato in particolare a Matteo Cucinotta, responsabile del dipartimento sicurezza della Cgil, le cui condizioni iniziano a farsi più incoraggianti. I sindacati danno appuntamento, dunque, a settembre, quando con ogni probabilità scenderanno in piazza per ribadire discorsi fatti tante volte e altrettante rimasti, purtroppo, inascoltati.

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