Dall'indulto all'inclusione sociale. Un progetto per il reinserimento degli ex carcerati

Dall’indulto all’inclusione sociale. Un progetto per il reinserimento degli ex carcerati

Redazione

Dall’indulto all’inclusione sociale. Un progetto per il reinserimento degli ex carcerati

giovedì 30 Agosto 2007 - 09:08

Non basta uscire di galera, bisogna anche avere una possibilità di ricominciare. Questo è il principio che anima il progetto “Lavoro nell’inclusione sociale dei detenuti beneficiari dell’indulto-, che verrà presentato alla stampa domani, coordinato tra Comune, Provincia, cooperative sociale e Italia Lavoro. Il progetto coinvolge complessivamente quattordici aree metropolitane nazionali e mira a promuovere il reinserimento lavorativo di ex detenuti beneficiari dell’indulto, attraverso la possibilità di seguire tirocini formativi della durata di sei mesi. Una misura che è alla base del percorso di rientro nella normalità sociale.

All’incontro saranno presenti l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pippo Rao, l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Antonino Reitano, Mario Conclave, responsabile dell’area inclusione sociale di Italia Lavoro, l’Agenzia che per conto del Ministero del Lavoro, della Previdenza Sociale e del Ministero della Solidarietà Sociale gestisce il progetto. I potenziali destinatari degli interventi sono circa 300 indultati, residenti nel territorio messinese e sono stati già avviati gli incontri operativi per l’inizio delle attività; in tale quadro Legacoop e Confcooperative si sono impegnate a sollecitare le proprie imprese a mettere a disposizione i posti per i tirocini.

La legge denominata “Concessione di indulto- risale al 31 luglio 2006: ha introdotto uno sconto di pena di tre anni per i reati commessi fino al 2 maggio 2006. Per ogni beneficiario è previsto un contributo al reddito di 2.700 euro, concesso secondo queste modalità: o 450 euro al mese per un massimo di sei mesi; o 675 euro al mese per un massimo di quattro mesi. Per le aziende disposte ad accoglierli è previsto: un contributo di 1.000 euro per la formazione in caso di assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato (almeno 12 mesi); la capitalizzazione della parte restante della dote in caso di assunzione anticipata; il cumulo con altre agevolazioni stabilite a livello nazionale e locale.

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