Lievitano le indennità degli amministratori comunali, il Coordinamento dei lavoratori messinesi uniti insorge

Lievitano le indennità degli amministratori comunali, il Coordinamento dei lavoratori messinesi uniti insorge

Redazione

Lievitano le indennità degli amministratori comunali, il Coordinamento dei lavoratori messinesi uniti insorge

giovedì 11 Settembre 2008 - 15:03

Aumenti stabiliti in conseguenza dell'adeguamento Istat, ma la protesta rimane: «E' comprensibile che i nostri rappresentanti istituzionali non riescano a compenetrarsi nel dramma dei lavoratori»

6492 euro lo stipendio del sindaco Buzzanca, 5026 euro mensili al vice sindaco Ardizzone, 4215 euro ad assessori e presidente del consiglio comunale, 3384 euro al vice presidente Trischitta e 48000 euro annui al direttore generale Ribaudo. A fare i conti in tasca agli amministratori di Palazzo Zanca è il Coordinamento Lavoratori Messinesi Uniti, che in una nota spara a zero sulla decisione dell’amministrazione di aumentare le indennità, anche se c’è da chiarire, per onor di cronaca, che gli aumenti sono conseguenze degli adeguamenti Istat, che il sindaco e il vicesindaco, in qualità di deputati regionali, non percepiranno le indennità, e che lo stipendio di Ribaudo è più basso di quasi la metà rispetto a quello dei suoi predecessori.

Sta di fatto che il coordinamento punta l’indice contro l’amministrazione comunale, che «non sembra discostarsi dal clichè della politica nazionale, gli interventi demagogici e le promesse populistiche sfoggiate in occasione della nostra protesta in sede di Consiglio Comunale sono rimaste lettera morta, del previsto Consiglio Comunale aperto ai lavoratori per concertare le azioni utili a superare le emergenze non è rimasta alcuna traccia, delle denunce alla Procura della Repubblica annunciate all’unisono dai consiglieri e dal presidente Previti non si ha alcuna notizia. Di contro, nell’attesa del nulla di fatto per il grido d’allarme lanciato dai lavoratori, si nota un’attività frenetica e tanta alacrità da parte degli amministratori cittadini quando si tratta di aumentare i propri compensi».

«Se si pensa – si legge nella nota – che tali compensi sono la congrua aggiunta ad onorari e stipendi, anche statali, di cui gode ogni amministratore in virtù della propria professione esterna all’Amministrazione Comunale, risulta comprensibile il motivo per cui i nostri istituzionali non riescono a compenetrarsi sul dramma di lavoratori che nonostante l’impegno e i sacrifici non riescono a sbarcare il lunario».

«Intanto – scrivono i lavoratori – non si accenna a pagare gli stipendi dell’ATM, le denunce dei dipendenti del Mac Donald non hanno avuto alcun seguito, il settore scuola è massacrato da provvedimenti cinici che non tengono conto elle estreme esigenze dei ragazzi disabili e i precari marittimi continuano ad essere sfruttati da RFI sovvenzionata con risorse statali. In tutto questo caos organizzato il gruppo Caronte&Tourist continua a gestire il monopolio del traghettamento, aumenta il biglietto a proprio piacimento, sfrutta e distrugge le vie cittadine sottoposte al peso dei tir e si appresta a godere dell’ennesima concessione gratuita della Rada S. Francesco. Probabilmente la proverbiale apatia dei cittadini messinesi autorizza imprenditori e amministratori della cosa pubblica a curare i propri interesse rimandando alle calende greche la soluzione per il dramma di lavoratori, precari e disoccupati. Tale libertinaggio amministrativo forse era concepibile al tempo delle “vacche grasse- la crisi odierna non consente ulteriori alchimie, il CLMU annuncia azioni di lotta unitaria di tutti i lavoratori messinesi che si sosterranno a vicenda per rivendicare salari, diritti, dignità e tutela di ogni lavoratore che intende ridimensionare con la lotta dal basso lo strapotere politico/economico dei moderni datori di lavoro e della politica connivente».

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