Lombardo nomina la sua terza giunta. Fuori un messinese per un altro: Mario Centorrino

Lombardo nomina la sua terza giunta. Fuori un messinese per un altro: Mario Centorrino

Lombardo nomina la sua terza giunta. Fuori un messinese per un altro: Mario Centorrino

lunedì 28 Dicembre 2009 - 21:05

Il presidente della Regione manda a casa i “lealisti” Beninati e Milone e chiama dentro due nuovi tecnici, Pier Carmelo Russo e l’economista messinese, già assessore comunale col Pd. Nania e Castiglione: «E’ ufficiale, chi ha perso le elezioni oggi si trova al governo»

Raffaele Lombardo ha ufficializzato le nomine della terza versione della sua giunta regionale. Una giunta che assomiglia molto a quella in vigore fino a poche ore fa: di fatto sono stati confermati tutti i “tecnici” e i “politici” di matrice Mpa e Pdl Sicilia e fatti fuori i due “lealisti” del Pdl, Mario Milone e Nino Beninati. Per un messinese che esce, però, un altro ne arriva: tra i due nuovi “tecnici”, infatti, come anticipato c’è l’economista Mario Centorrino, già assessore del Comune di Messina quando sindaco era Francantonio Genovese, ex segretario regionale del Pd. Va detto anche che oggi Centorrino sembra più vicino alle posizioni autonomiste lombardiane. Completa il quadro del Lombardo “ter” Pier Carmelo Russo, segretario generale della Regione, ufficialmente privo di etichette politiche, grande conoscitore della macchina burocratica di Palazzo d’Orleans.

Riconfermati, dunque, gli esponenti del Pdl Sicilia Luigi Gentile, Nino Strano, Michele Cimino e Titti Bufardeci, i due assessori Mpa Lino Leanza e Roberto Di Mauro e i quattro tecnici già presenti in giunta: Massimo Russo, Caterina Chinnici, Gaetano Armao e Marco Venturi. Il nuovo governo Lombardo (il terzo in un anno e mezzo) si riunirà domani in tarda mattinata per l’attribuzione delle deleghe e per discutere della nomina dei dirigenti generali degli assessorati con le nuove competenze assegnate dalla riforma della pubblica amministrazione regionale, che entreranno in vigore il primo gennaio.

Così presenta Lombardo i suoi nuovi assessori: «L’ingresso di due tecnici di indiscutibile competenza rafforza una compagine di governo che intende affrontare le riforme necessarie per il rilancio dell’economia siciliana. In questa direzione ci sarà di grande aiuto la conoscenza della ‘macchina’ regionale che e’ propria di Pier Carmelo Russo, così come sarà preziosa la competenza di Mario Centorrino, che è uno dei più profondi conoscitori dei pregi e dei difetti del contesto economico siciliano e di tutto il Mezzogiorno».

Duro il commento dei coordinatori regionali del Pdl, la cui maggioranza lealista è fuori dalla giunta. Giuseppe Castiglione e Domenico Nania parlano di «record da prima Repubblica». «In procinto di prepararci all’annunciato prossimo quarto governo – dicono – il quadro e’ sempre più chiaro: chi ha perso le elezioni oggi si trova alla guida della Regione. Il Pd è ufficialmente in giunta e pur di far parte di questo esecutivo subisce anche la riconferma di Armao, di cui aveva chiesto persino le dimissioni per presunte incompatibilità nel ruolo d’assessore. Abbiamo chiesto al presidente Berlusconi un incontro urgente perché si esca dall’equivoco e si stabilisca quale debba essere il nostro comportamento rispetto al ‘ribaltone’».

Prende le distanze il neo segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo: «Non c’è alcun coinvolgimento diretto o indiretto del Pd nella formazione del governo regionale. Non abbiamo segnalato il nome di Centorrino, né fatta nessuna altra indicazione».

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