L’Mcl: «Non gestiamo l’Mpa e non abbiamo mai ambito a farlo». Lo Monte: «Nessun cambio di casacca»

L’Mcl: «Non gestiamo l’Mpa e non abbiamo mai ambito a farlo». Lo Monte: «Nessun cambio di casacca»

L’Mcl: «Non gestiamo l’Mpa e non abbiamo mai ambito a farlo». Lo Monte: «Nessun cambio di casacca»

venerdì 15 Ottobre 2010 - 13:54

Lettera-precisazione al direttore di Tempostretto.it del presidente provinciale Giuseppe Bottaro. Il commissario provinciale autonomista smentisce un passaggio in una -eventuale nuova esperienza politica-:«Riaffermo però che la dignità del territorio messinese non può e non potrà mai essere barattata dalla classe dirigente che mi onoro di rappresentare»

Dal presidente provinciale dell’Mcl, Movimento Cristiano Lavoratori, Giuseppe Bottaro, riceviamo e pubblichiamo la presente lettera:

«In relazione all’articolo pubblicato sul suo giornale “I cuffariani pronti a creare un avamposto anche a Messina” (vedi articolo correlato) vorrei precisare che il Movimento Cristiano Lavoratori di Messina è un’associazione di lavoratori cristiani che da quasi quarant’anni opera sul nostro territorio in ambito sociale, culturale ed ecclesiale. Molti dei suoi dirigenti, nel corso di questi decenni, sono stati protagonisti di azioni politiche e sociali di indubbia rilevanza nella città di Messina e nei molti comuni della provincia, pur tuttavia a nessuno deve essere consentito fare confusione fra il MCL e qualsivoglia partito politico.

Il MCL, sia chiaro, non gestisce l’Mpa, così come qualsiasi altro soggetto politico operante sul territorio provinciale, e neppure ha mai ambito a farlo. In questa fase storicamente difficile per la nostra realtà locale come per il nostro paese, l’impegno delle donne e degli uomini iscritti al nostro movimento è interamente rivolto a comprendere la crisi economica, sociale e culturale che attanaglia la nostra società, e cercare di agire in maniera fattiva per proporre soluzioni giuste e rispettose del “bene comune”, raccogliendo il costante invito dei vescovi e della Chiesa italiana.

Nel corso dell’ultimo decennio, in Italia, molti partiti politici hanno cessato di vivere e molti altri, pur essendo nati da poco, difficilmente avranno la capacità di resistere ancora a lungo. Il MCL ha l’ambizione, forte della propria storia e dei tanti militanti che giornalmente si impegnano per risolvere i problemi concreti della nostra realtà, di voler durare nel tempo per modificare alle fondamenta le tante storture esistenti oggi in ambito sociale e politico, e per avviare una vera stagione di riforme che faccia uscire dalla crisi la nostra provincia e il nostro paese».

Raccogliamo, come nostro dovere, le precisazioni garbate del presidente provinciale dell’Mcl. E’ chiaro che nessuno pensa che il Movimento miri a “gestire” l’Mpa né si vuol fare confusione tra l’Mcl ed il partito guidato da Raffaele Lombardo. Quando affermiamo che a Messina il cuore dell’Mpa è l’Mcl intendiamo dire che c’è un’enorme e palese vicinanza tra i dirigenti del Movimento Cristiano Lavoratori e quelli che, fino ad oggi, sono i vertici dell’Mpa. Carmelo Lo Monte, commissario provinciale del partito, è stato per anni commissario regionale dell’Mcl. Fortunato Romano, fino a poco tempo fa unico assessore comunale dell’Mpa, è stato fino al 2008 presidente regionale dell’Mcl. Il presidente del consiglio comunale Pippo Previti è stato presidente pro tempore dell’Mcl, con il cui simbolo è stato anche candidato proprio al civico consesso. Roberto Cerreti, capogruppo dell’Mpa in consiglio provinciale, è membro del direttivo regionale dell’Mcl e responsabile del collegio di Patti; Piero Caliri, vicepresidente dell’Mcl di Messina, è vicepresidente della IV circoscrizione nella quale è stato eletto in una lista Mpa. Solo alcuni esempi, a cui se ne aggiungono altri se allarghiamo l’orizzonte anche fuori Messina: a Catania, per esempio, il presidente dell’Mcl è Marco Belluardo, assessore comunale dell’Mpa. Ecco, nessuna confusione di ruoli. Ma una forte vicinanza c’è ed è innegabile.

Intanto, in merito ad eventuali cambi di casacca all’interno del Mpa, è intervenuto a chiarimento il commissario provinciale, Carmelo Lo Monte, attraverso la seguente nota che riportiamo integralmente: «Appare quanto mai imprecisa ed inopportuna la notizia data di un eventuale passaggio mio e delle rappresentanze di partito a me vicine, in eventuale nuova esperienza politica. Sono un fondatore del MPA e pertanto non posso accettare inutili ed offensive provocazioni che non trovano alcun riscontro nei fatti reali e nella mia azione politica». Lo Monte prosegue: «Il movimento autonomista di Messina ha contribuito in maniera determinante, alla costruzione di una nuova azione riformatrice e politica del sistema, mettendo in campo le energie migliori, senza mai derogare dalle proprie responsabilità Il Mpa nasce per offrire un modello diverso di partito, con il vertice che si fa base, per fare posto all’unico vero proprietario del movimento, che è il popolo siciliano con i suoi tanti giovani che credono fermamente nell’azione riformatrice che il Presidente Lombardo sta cercando di realizzare». Conclude Lo Monte: «Riaffermo però, che la dignità del territorio messinese, con le troppe emergenze, non può e non potrà mai trovare la classe dirigente che mi onoro di rappresentare, disponibile a essere barattata, mortificando lo spirito nobile della politica e gli interessi del territorio».

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