All'assemblea provinciale pre-congressuale patto di -San Valentino- tra Lo Monte e De Luca, che alza il muro di difesa sulla Aliberti. Leanza: «La città avrà un ruolo più importante». In Consiglio Provinciale da An arriva Lombardo

Piccolo movimento autonomista fino a pochi anni fa, partito al vertice del governo regionale oggi, con tasselli di importanza strategica nelle varie amministrazioni comunali e provinciali della Sicilia e rappresentanti nel parlamento nazionale. Questo è oggi l’Mpa, -creatura- del presidente della Regione Raffaele Lombardo, pronto ai lavori congressuali che, su scala nazionale, si terranno dal 27 febbraio al 1 marzo prossimi. In vista anche del congresso provinciale, che invece si terrà a fine marzo, l’Mpa di Messina scalda i motori, facendo il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive future.

Eletti i rappresentanti istituzionali delegati a prendere parte ai congressi (76 in totale i messinesi tra città e provincia), è stato siglato quello che è stato ironicamente battezzato come -patto di San Valentino-, vista la vicinanza temporale con la festa degli innamorati, tra il parlamentare nazionale e commissario provinciale del partito Carmelo Lo Monte e il deputato regionale, vera -scheggia- imprevedibile dell’Mpa, Cateno De Luca. Il primo ha chiesto un incontro collegiale sia con i consiglieri comunali che con quelli provinciali per -ripassare- strategie e linee programmatiche, mentre il secondo ha alzato uno scudo protettivo nei confronti dell’attuale assessore comunale alle Politiche sociali Pinella Aliberti, che voci di corridoio vogliono a rischio dopo la soppressione dell’Istituzione per i Servizi sociali. Fronte comune difensivo nei confronti da entrambe le correnti del partito.

Ha partecipato ai lavori il segretario regionale Lino Leanza, che dopo le parole spese per Messina durante la festa di partito dei mesi scorsi svoltasi proprio in riva allo Stretto, ha ammesso alcune lacune nel riconoscimento, a livello palermitano, del ruolo della nostra città nelle logiche di partito. Non sono mancati cenni polemici in questo senso. Il consigliere provinciale Roberto Cerreti ha lamentato una «mancata attenzione della direzione regionale», e pur confidando negli impegni di Leanza si dice pronto «a rimettere il ruolo di capogruppo» qualora queste attenzioni dovessero continuare a mancare. Ragionamento analogo dal consigliere autonomista di Palazzo Zanca Ivano Cantello, che ha sottolineato «la mancanza del confronto con la base del partito e con gli elettori».

Più diplomatico il presidente del Consiglio Pippo Previti, che provocatoriamente, a proposito di San Valentino, afferma: «Dobbiamo decidere se vogliamo fare sesso oppure fare l’amore, se vogliamo cioè una politica alla spicciolata, basata sulla spartizione di poltrone, o una politica con la P maiuscola attenta ai bisogni della gente». Un occhio anche agli attuali alleati di centrodestra, con il solito De Luca che si è mostrato perplesso sul futuro matrimonio tra Forza Italia e An nel Pdl, in quello che rischia, cioè, di rivelarsi semplicemente un «coagulo di interessi». E a proposito di alleati, c’è da registrare la quasi ufficialità del passaggio, a Palazzo dei Leoni, del consigliere Giuseppe Lombardo da An all’Mpa, sponda De Luca. Il consigliere che all’indomani delle ultime elezioni era passato dal gruppo -Provincia Punto Freccia- a -Gioventù della Libertà-, è tornato sui suoi passi sancendo in pratica la rottura con Alleanza Nazionale, per dissidi politici che appaiono avere carattere regionale. Lo -scettro- di coordinatore del gruppo An di S. Teresa di Riva passerà a Lalla Parisi.

(nelle foto: Lo Monte; Leanza e De Luca)