Duro il capogruppo dell’opposizione a Palazzo dei Leoni Pippo Rao: «La Provincia in una condizione di stallo e di fermo senza precedenti». Nessuna notizia sul bilancio di previsione, che secondo quanto promesso da Ricevuto sarebbe stato votato «entro dicembre 2010»

I bilanci dovevano essere approvati entro il 30 aprile. Oggi è il 5 maggio e dei conti consuntivi di Comune e Provincia non c’è ombra, nei rispettivi organi consiliari. E l’ombra dei commissari ad acta aleggia sempre più attorno ai due palazzi. La circolare dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, era stata chiara: senza bilanci entro il 30 aprile, invieremo i commissari. Nulla s’è mosso, né a Palazzo Zanca né a Palazzo dei Leoni. E lo stesso avviene da anni, non solo a Messina ma in gran parte dei comuni siciliani ma anche oltre Stretto. Quella che dovrebbe essere un’eccezione è divenuta un’abitudine, ancor più grave per quelli che sono i bilanci di “previsione”: di solito si “prevede” qualcosa che deve ancora accadere, ma qui il bilancio viene di solito approvato a metà dell’anno di cui si dovrebbero, appunto, “prevedere” entrate e uscite. Probabile, a questo punto, che la Regione nomini effettivamente i commissari ad acta, i quali poi provvederanno a diffidare le rispettive Amministrazioni a procedere entro termini molto rigidi. Un metodo, questo, che non piace al capogruppo del Pd a Palazzo dei Leoni Pippo Rao, il quale ha chiesto esplicitamente l’intervento dell’assessorato alle Autonomie locali, con un’interpellanza-esposto, per il mancato arrivo del bilancio consuntivo 2010 della Provincia in Consiglio. «Il fatto che il documento contabile non sia ancora giunto neanche in commissione Bilancio per l’esame e l’invio in consiglio provinciale – attacca Rao – è l’ennesima dimostrazione della inefficienza della macchina politico-amministrativa dell’ente».

«Il fatto – aggiunge – assume ulteriore gravità visti i termini (30 aprile) già scaduti per la relativa approvazione e la consequenziale procedura già attivata di invio di un commissario ad acta da parte della Regione e la beffa di doversi eventualmente caricare anche le spese per questo commissariamento». Rao già due giorni fa aveva fatto votare (approvata all’unanimità) in commissione Bilancio una diffida nei confronti della Amministrazione inadempiente. «Tra l’altro – continua il capogruppo del Pd – non si hanno notizie neanche del bilancio di Previsione 2011, quel bilancio che nelle promesse del presidente Ricevuto sarebbe stato approvato entro dicembre 2010, proprio per consentire una seria programmazione ed una adeguata pianificazione delle spese. Ma probabilmente a qualcuna fa comodo perpetuare il sistema della gestione delle emergenze, o la logica dei rattoppi. Tutto questo con lo spettro di circa 10 milioni di euro in meno per l’anno in corso per i ridotti trasferimenti di Stato e Regione grazie alla finanziaria del Governo Berlusconi ed ai provvedimenti legati alla prospettiva federalista. Di fatto – conclude Rao – la Provincia di Messina è in una condizione di stallo e di fermo senza precedenti, senza una chiara visione di progettualità, soprattutto rispetto alle priorità per le quali spendere le poche risorse disponibili».