Il Pd ha deciso liste e candidature per le prossime elezioni politiche. A dare l’annuncio, dopo il lungo lavoro del coordinamento nazionale, è stato il vicesegretario del partito Dario Franceschini, che ha manifestato soddisfazione per delle scelte prese praticamente all’unanimità. -C’è molta innovazione, così come c’eravamo impegnati a fare, -rivela il numero due del Partito Democratico- in particolare viene praticamente raddoppiata la presenza femminile-.
In Sicilia, per il Senato sarà capolista il chirurgo Ignazio Marino, al secondo posto ci sarà Enzo Bianco e a seguire Nino Papania, Anna Serafini, Wladimiro Crisafulli e Benedetto Adragna. Tra i candidati anche l’ex Udeur Nuccio Cusumano, mentre è stato escluso l’ex vicesindaco di Messina Antonio Saitta.
Fuori anche il vice presidente della Commissione antimafia, Giuseppe Lumia. Il deputato uscente aveva richiesto la deroga della regola del partito che prevede la non riproposizione per chi ha tre legislature alle spalle. Concessione probabilmente accordata all’ex sindaco di Catania Enzo Bianco. Per il sindaco di Gela Crocetta e per il presidente di Confindustria Lo Bello, la decisione indebolisce l’intero movimento antimafia. Per il diretto interessato invece -si dimostra che per la politica la criminalità organizzata non è un problema-.
Per quanto riguarda la Camera dei Deputati, il ministro per la Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni sarà in cima alla lista nel collegio Sicilia occidentale. Dietro di lui il capogruppo del partito nel consiglio comunale di Palermo Alessandra Siragusa. Nella lista ci sono anche il vice ministro per le Infrastrutture Angelo Capodicasa, il vice ministro per lo Sviluppo economico Sergio D’Antoni, Piero Martino dell’ufficio stampa nazionale del partito e il vice segretario del Pd Tonino Russo. Solo al nono posto invece la lavoratrice del call-center di Palermo Loredana Ilardi, segnalata alla vigilia come possibile prima dell’elenco.
Per quanto riguarda la Sicilia orientale invece, il numero uno sarà Giuseppe Berretta, giovane dirigente del Pd di Catania, seguito da Walter Veltroni e dal segretario regionale Francantonio Genovese. Gli altri messinesi sono Giuseppe D’Arrigo (posizione 13), Rosalva Bongiorno (posizione 17) e Simona Contestabile (posizione 18)
Il segretario regionale Francantonio Genovese ha spiegato in una nota: -Comprendo le ragioni di chi crede che data questa formulazione delle liste, alcune province siciliane rischiano di non vedere propri rappresentanti tra gli eletti. Nella Direzione nazionale riunitasi oggi però, è prevalsa l’idea di andare oltre la rappresentanza del territorio, dando spazio non solo ad esponenti politici ed istituzionali, ma anche ad espressioni della società civile, nella logica di coniugare l’esperienza degli uscenti che saranno riconfermati con l’entusiasmo e la forza innovativa di coloro che entreranno in Parlamento per la prima volta. Ribadisco la mia stima nei confronti di Beppe Lumia e posso affermare con forza che la lotta alla mafia resterà una priorità dell’azione politica del Partito Democratico-.
Parole subito piccanti provengono ovviamente dal leader dell’opposizione Silvio Berlusconi, che ha commentato: -La sinistra sta facendo queste candidature ‘spot’ per ‘blandire’ la borghesia. Queste candidature sono come il bikini che lasciano scoperto molto e coprono le parti essenziali, coprono cioè il fatto che loro sono al governo, che sono sempre gli stessi, che sono la forza che sta nel governo Prodi-.
