Pdl Sicilia, Mpa e Pd: alleanza impossibile? Pergolizzi: «Senza cambio di rotta, l’unica soluzione»

Pdl Sicilia, Mpa e Pd: alleanza impossibile? Pergolizzi: «Senza cambio di rotta, l’unica soluzione»

Pdl Sicilia, Mpa e Pd: alleanza impossibile? Pergolizzi: «Senza cambio di rotta, l’unica soluzione»

giovedì 10 Dicembre 2009 - 15:24

La nuova maggioranza “a geometrie variabili” che si prospetta a Palermo non dispiace al consigliere comunale che a Palazzo Zanca tenta di creare il Pdl Sicilia. Intanto il “lealista” Corona attacca: «Lombardo farnetica, il fallimento è alle porte»

Metti una sera a cena, il cuoco arriva e vi propone un nuovo piatto: zucchine al cioccolato. Direste: è immangiabile! Ripetete la scena in politica: qualcuno propone una nuova alleanza, tra Pdl Sicilia e Pd. Cosa direste voi? Impossibile. O meglio, lo avreste potuto dire fino a ieri. Oggi, però, non è più così. Il piatto con zucchine e cioccolato (abbiamo scelto ingredienti a caso per rendere l’idea) diventa mangiabile, non foss’altro perché il menu non propone altro: il rischio è chiudere la cucina e cambiare ristorante, parola del “cuoco”, in questo caso Raffaele Lombardo. Le evoluzioni partitiche che si vivono in questi giorni all’Ars ripropongono il classico ruolo che da decenni la Sicilia riveste di “laboratorio politico”.

A rompere in un primo momento il fronte è stato il Pdl Sicilia, pensato da Gianfranco Miccichè insieme a Fabio Granata e Dore Misuraca. Le “geometrie variabili”, da sempre pallino del governatore Lombardo, hanno “stuzzicato” il Pd, che intravede un fronte dove far irrompere il proprio cavallo di Troia. Ma quello dell’alleanza “impossibile” è in realtà un percorso fattibile? Nello Pergolizzi, consigliere comunale del Pdl (vicino al deputato Carmelo Briguglio), ci sta provando a creare anche a Messina un gruppo Pdl Sicilia, e non di rado si è trovato a fare più opposizione del Pd stesso all’amministrazione Buzzanca. Il suo parere sulla vicenda è chiaro: «Se non dovesse esserci il cambio di rotta che auspichiamo all’interno del Pdl, a partire dalla revisione dei coordinatori regionali e dalle giuste scelte su quelli locali, quella del “patto” col Pd diventa l’unica strada percorribile». A differenza di Miccichè, però, Pergolizzi intravede ancora «spiragli per un chiarimento: dipende tutto da loro».

Chi predica, invece, la rottura totale è il “lealista” Roberto Corona: «Il programma, reillustrato in modo farraginoso dal presidente della Regione, ieri sera in aula, è quello che abbiamo condiviso e presentato agli elettori ma il percorso politico che Lombardo intende fare è molto confuso, senza coerenza e manca la visione politica nazionale! Più che di un taglio del cordone ombelicale si tratta già di un aborto, di una torre di Babele con tutti contro tutti… Se si tradiscono gli elettori non si ha futuro. Lombardo farnetica, minaccia e rompe con il governo Berlusconi e, fin qui – prosegue Corona – è, comunque, padronissimo di suicidarsi politicamente; però, non può continuare a ingessare lo sviluppo economico della Sicilia e non tenere conto del disagio sociale e occupazionale: o saranno gli stessi siciliani a mettere il presidente in protesto… : la cambiale sta scadendo e il fallimento è alle porte. Ha detto che sa di perdere il consenso; ma un politico che non tiene conto del consenso popolare è come un parroco che vuole la chiesa vuota».

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