Pergolizzi fotografa il degrado dei torrenti

Pergolizzi fotografa il degrado dei torrenti

Redazione

Pergolizzi fotografa il degrado dei torrenti

martedì 28 Agosto 2007 - 10:56

Liquami a cielo aperto. Il consigliere comunale An Nello Pergolizzi (nella foto) interroga il sindaco sulle misure che intende adottare a difesa del territorio. Con tanto di servizio fotografico (che riportiamo nella photogallery). La condizione di degrado dei torrenti cittadini è nota a chiunque si affacci da un argine di uno qualsiasi di essi. Alcuni sono stati trasformati in strade più o meno sterrate, altri sono ostruiti da materiali di discarica, come il San Filippo nei pressi della foce, circostanza già denunciata da questa testata nelle settimane scorse, quasi tutti servono da collettori per i liquami abusivi delle case che vi sorgono intorno.

Pergolizzi ricorda nell’interrogazione che «con nota prot. n. 19025 del 13 maggio 2005 il Dipartimento Ambiente della Provincia Regionale di Messina ha evidenziato una diffusa situazione di degrado delle foci dei torrenti cittadini, causata dalla presenza di grosse quantità di liquami nelle acque dei detti torrenti». L’attività di ispezione, continuata negli anni successivi, ha rilevato una gamma di problemi: «21 marzo e 12 aprile 2006 – torrente San Licandro – ristagno di acque torbide alla foce e due sversamenti di liquame in prossimità del Viale Regina Elena; 21 marzo e 12 aprile 2006 – fiumara di San Leone (torrente Giostra) – copioso flusso di acque maleodoranti alla foce; 5 e 12 aprile 2006 – torrente Boccetta, fiumara di Gazzi e fiumara Portalegni – scarico di liquami alla foce; 6 aprile 2006 – torrente Zaera – scarico di liquami alla foce; 6 aprile 2006 – torrente Bisconte – Cataratti – copioso sversamento di liquami in prossimità della confluenza con il torrente Zaera (inizio via Direzione Artiglieria, strada per i villaggi Bisconte e Cataratti); 5 e 6 aprile 2006 – località Tremestieri – n. 3(tre) scoli fognari in un tratto di circa 500 metri di spiaggia nelle vicinanze della stazione ferroviaria; 20 aprile 2006 – via Consolare Pompea n. 1425 – scolo di acque reflue sul litorale».

I sopralluoghi si sono ripetuti il 25 maggio di quest’anno, rivelando che la situazione non è cambiata, se non in peggio, per i torrenti Gazzi, San Filippo, per Via Carbonara a Tremestieri, dove «in corrispondenza di un sottopassaggio pedonale, che conduce a mare, situato sul lato sud della stazione, si nota un modesto rilascio di acque, organoletticamente riconducibili a reflui fognari. Percorrendo il sottopassaggio, sull’arenile, è stato osservato un significativo sversamento di acque fognarie, torbide e odoranti di succo d’arancia. All’altezza dello scarico, lungo detta Via Carbonara, è presente una grossa griglia sotto la quale giungono, provenienti da una tubazione, acque caratterizzate da uno spiccato aroma di arancia e debolmente colorate di rosa. Inoltre, lungo la Via Carbonara, circa trecento metri a nord rispetto alla stazione F.S., si trova una tubazione interrata che emerge poco oltre al pavimento stradale e riversa reflui sulla battigia. Il punto di emergenza del tubo è in linea con la via C.da Pagliarisi, in corrispondenza del confine tra il III e il IV Quartiere».

E, infine, il 15 giugno le ispezioni hanno toccato la zona centro-nord della città, partendo dal Torrente Bisconte-Catarratti fino al Torrente Papardo. I risultati sono stati simili a quelli osservati nella zona sud: «Torrente Bisconte-Catarratti: presenza di discreto flusso di liquami all’altezza dell’incrocio con il Viale Europa; rispetto a precedenti sopralluoghi si è notata la realizzazione di una condotta destinata probabilmente a intercettare tutte le acque di fognatura provenienti dalle zone a monte; stante il riscontro dei liquami a cielo aperto, si ipotizza, quindi, che la condotta non sia sufficiente allo scopo; Fiumara Zaera (Viale Europa): presenza di notevole flusso di liquami; Don Blasco / S. Cecilia: presenza di notevole flusso di liquami; fiumara Portalegni (Via T. Cannizzaro): presenza di notevole flusso di liquami; Torrente Boccetta: presenza di discreto flusso di liquami con ristagno di acque maleodoranti; Torrente Trapani: presenza di flusso di acque non maleodoranti sia alla foce che nel tratto recentemente scopertosi a causa del crollo dell’impiantito viario; modesto ristagno di acque nella zona di foce; Fiumara di San Leone (Viale Giostra): presenza di notevole flusso di liquami; Torrente S. Licandro: ristagno di acque lievemente maleodoranti alla foce, presenza di due scarichi a monte dell’attraversamento del V.le Regina Elena. Un ulteriore scarico è stato individuato in corrispondenza della Salita Calafato, sulla Via Consolare Pompea n° civ. 1297».

Il consigliere accusa che «nonostante la gravità della situazione sia nota a tutti, l’Amministrazione Comunale sembrerebbe essere sorda alle numerose segnalazioni dei cittadini in merito alle precarie condizioni in cui versano i litorali della nostra città, mostrandosi quindi, nella migliore delle ipotesi, disattenta alle esigenze dei cittadini ed all’ambiente quale risorsa e patrimonio di tutti», e inoltre «che, nonostante l’evidenza della situazione, ad oggi, pochi interventi sono stati effettuati e non si è ancora data soluzione ad un problema così grave».

Quindi chiede al sindaco «quali iniziative intenda assumere, in tempi rapidi, al fine di eliminare, attraverso l’individuazione degli allacci abusivi nei torrenti e la realizzazione di nuove reti, gli scoli fognari che a tutt’oggi si riversano a mare e porre quindi fine al degrado al quale sono soggetti, ormai da troppo tempo, i litorali della nostra città», e che «con carattere di urgenza, venga promossa un’inchiesta in relazione alle vicende citate, al fine di appurare eventuali responsabilità da parte dei soggetti pubblici e privati preposti al controllo».

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