Il piano di rientro del Policlinico finisce in Parlamento

Il piano di rientro del Policlinico finisce in Parlamento

Redazione

Il piano di rientro del Policlinico finisce in Parlamento

lunedì 19 Novembre 2007 - 10:17

Deficit di bilancio: cinque deputati del Prc presentano un'interrogazione ai ministri dell'Economia, della Salute e dell'Università.

Dopo lo stato di agitazione del 7 novembre scorso proclamato dai sindacati del comparto università, la questione piano di rientro del Policlinico di Messina sbarca in Parlamento. A portarla all’attenzione della Camera sono stati cinque deputati del Prc, Francesco Forgione (nella foto), Gennaro Migliore, Daniela Dioguardi, Donatella Mungo e Titti De Simone, i quali hanno presentato un’interrogazione ai ministri dell’Economia e delle Finanze, della Salute, e dell’Università e della Ricerca. Sotto la lente finisce la gestione economica del Policlinico, ed in particolare un piano di rientro non rispettato, e che anzi ha portato ad un nuovo deficit di bilancio.

Dopo l’invito datato 2006 del ministero della Sanità a porre sotto controllo la spesa sanitaria, tutte le regioni hanno dovuto elaborare un piano per il contenimento e la riqualificazione della spesa sanitaria. Anche il Policlinico di Messina, come ricordato dai cinque deputati, ha dovuto predisporre un piano di rientro, per mano di un gruppo di lavoro istituito nell’aprile 2007 dal Cda dell’Università e coordinato dallo stesso rettore Tomasello. Il 27 luglio dello stesso anno viene presentato il piano, che rileva la necessità di fronteggiare una perdita d’esercizio di più di otto milioni, ed individuando tutta una serie di obiettivi specifici sui quali intervenire: tra questi il contenimento del costo del personale, la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi e un più oculato utilizzo dei farmaci. Alla fine il piano di rientro presentato dal commissario straordinario dell’AOU (Azienda ospedaliera universitaria) all’assessorato regionale della Sanità quantificava in 3,7 milioni di euro il risparmio previsto.

S’è intrapresa, invece, la direzione opposta. «La perdita dell’esercizio 2007 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) nel terzo trimestre – fanno notare i deputati nella loro interrogazione – ha avuto invece un incremento considerevole di spesa, che, presumibilmente al 31 dicembre 2007, si attesterà sui 22 milioni di euro; lo stesso Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina nella seduta del 23 ottobre 2007, ha rilevato la mancata attuazione del citato piano di rientro finanziario, istituendo in via urgente un nuovo gruppo di lavoro per individuare gli ambiti di criticità e sviluppare soluzioni più consone alla politica del contenimento dei costi».

Ai ministri competenti Forgione, Migliore, Dioguardi, Mungo e De Simone chiedono, a questo punto, «quali provvedimenti siano stati adottati dal Commissario Straordinario dell’AOU al fine di ottemperare a quanto disposto dal piano di rientro approntato dall’Assessorato Regionale alla Sanità», «se non si ritenga opportuno verificare se vi siano state omissioni o interventi non consoni al contenimento della spesa da parte del management del Policlinico G. Martino di Messina» e infine «quali interventi si intenderanno adottare nel caso in cui il management del Policlinico si sia reso responsabile di una gestione irrazionale del contenimento della spesa».

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