Pio Amadeo: la chiusura delle guardie mediche impone un intervento urgente dell'assessore Lagalla

Pio Amadeo: la chiusura delle guardie mediche impone un intervento urgente dell’assessore Lagalla

Redazione

Pio Amadeo: la chiusura delle guardie mediche impone un intervento urgente dell’assessore Lagalla

martedì 02 Ottobre 2007 - 10:46

A seguito degli incontri che si sono svolti a Palazzo dei Leoni in merito alla soppressione di quattordici presidi di continuità assistenziale nel territorio provinciale, l’assessore alla Solidarietà Sociale, Pio Amadeo, sintetizza in una sua nota, le proposte emerse nel corso dei lavori:

-La Provincia regionale di Messina ha promosso un tavolo di lavoro aperto al fine di approfondire i punti nodali del Piano di Contenimento e Riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale 2007/2009 appena varato che impone alle nostre comunità sacrifici non comparabili con l’esigenza di risanamento e di rigore che l’assessorato regionale alla Sanità ha deciso di intraprendere.

La presenza di un numero così elevato di rappresentanti degli Enti Locali, dei vertici dell’ASL5, delle Organizzazioni Sindacali e della Deputazione messinese, di certo, dimostra l’attenzione e la preoccupazione di tutti gli attori sociali ed istituzionali rispetto ad una politica sanitaria che nel contenere genera una grave lesione dei diritti costituzionali.

L’assenza dell’assessore regionale alla Sanità, Lagalla, seppure dovuta ad impegni istituzionali, ha di fatto impedito la possibilità di avviare, da subito, un ampio tavolo di concertazione ove proporre criteri di valutazione integrativi rispetto ai due parametri fissati nel Piano di Rientro.

Occorre, pertanto, attendere le decisioni della Giunta regionale che, si svolgerà domani, onde definire azioni e procedure che, congiuntamente, tutti gli attori messinesi andranno a sviluppare a tutela degli interessi delle popolazioni; fermo restando che è stato sollecitato un incontro urgente con l’assessore Lagalla per concertare le scelte già presenti nel Piano di Rientro che necessitano, tuttavia, di immediati aggiustamenti a tutela del diritto alla salute di ogni cittadino.

Per queste ragioni, è stata formalmente chiesta la discussione su quelle strategie di contenimento, decise in solitudine, che il senso di responsabilità, oltre all’obiettivo danno per le popolazioni, rende istituzionalmente inaccettabile-.

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