Politica senza cuore

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Redazione

Politica senza cuore

venerdì 14 Novembre 2008 - 16:17

Antonio Saitta è il più Obama di tutti

I messinesi, solitamente inclini al disfattismo, sono politicamente fortunati, ma non se ne rendono conto e non fanno altro che borbottare da mattina a sera. Ingrati, soprattutto nei confronti di un Sindaco che includendo nella sua compagine di governo delle donne brave, giovani e simpatiche, ha reso più gradevole e stimolante l’attività amministrativa. Infatti gli Assessori maschi di Palazzo Zanca fanno cose da pazzi per essere all’altezza delle loro colleghe che, non so se ci avete fatto caso, assomigliano un po’ alla Carfagna (Pinella Aliberti) e alla Prestigiacomo (Elvira Amata).

Sono un po’ “delle veneri tascabili- rispetto alle loro colleghe romane, ma che importa, per una rappresentatività di dimensione locale sono più che sufficienti. E il buon Peppino Buzzanca, anche se non dovesse riuscire a combinare nulla di buono (cosa assai probabile con la situazione finanziaria che si ritrova), per aver concepito questa Giunta, è già degno di entrare nella Storia della Città. E che dire poi del leader dell’opposizione che fino a ieri era la rappresentazione locale del veltrusconismo e che ora vuole assumere anche alcune caratteristiche proprie di Romano Prodi? Si, proprio di Prodi, è stato Genovese in persona a svelare involontariamente questa sua propensione. Nel corso di una recente riunione del Pd, nel tentativo di replicare a coloro che gli avevano rivolto delle critiche, per mostrarsi superiore, ha affermato che i suoi maestri gli hanno insegnato che “la politica si fa senza cuore e senza rancore- e lui si muove nel solco di questo fondamentale insegnamento.

Che pena per coloro che non hanno avuto altrettanti buoni maestri e che si sono impegnati, sacrificati e qualche volta anche immolati, per seguire un ideale, una passione, una ideologia. Ma come si fa la politica senza cuore? Nel Paese del festival di San Remo, dove il cuore fa rima con amore, non si può escluderlo e non sostituirlo con nulla, va almeno inserito un termine con la lettera c. E allora il nostro ha mutuato da Prodi il Fattore C, che poi è quella cosa che quando viene riferita alle top model si chiama lato B.

Quindi, avendo sostituito nel suo agire politico il cuore con il fattore che ha tenuto in piedi Prodi nei passaggi più difficili, ha finito con l’assumere parte del suo spirito, per cui oggi è una autentica trinità veltrusconprodiana. Ma ormai questi personaggi che lui incarna appaiono un po’ sbiaditi. L’uomo del giorno è Obama. Molti vogliono sentirsi o sembrare come lui, soprattutto nel mondo della sinistra. Quello che è più Obama di tutti in questo momento è Antonio Saitta. Nei giorni caldi della campagna elettorale è andato per dieci giorni in America, un viaggio ancora oggi avvolto dal mistero. Al ritorno ha iniziato una dieta rigida ed un severo allenamento sportivo. Per sopperire alla mancanza di sole estivo fa un uso massiccio della lampada. Nei giorni scorsi, nel cortile dell’Università, alcuni suoi studenti lo hanno sorpreso mentre canticchiava “vorrei la pelle nera-. Non lamentatevi messinesi, in originale o in copia, avete proprio tutto.

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