Ponte sullo Stretto. Berlusconi: «125 miliardi di euro destinati alle grandi opere»

Ponte sullo Stretto. Berlusconi: «125 miliardi di euro destinati alle grandi opere»

Redazione

Ponte sullo Stretto. Berlusconi: «125 miliardi di euro destinati alle grandi opere»

lunedì 09 Febbraio 2009 - 09:49

In occasione dell'inaugurazione del Passante autostradale di Mestre, il premier tira fuori dal cilindro nuovi fondi destinati alla realizzazioni delle grandi infrastrutture. Tra le priorità sempre l'attraversamento stabile dello Stretto

Tornarne a parlare non fa mai male, soprattutto se l’occasione è quella dell’inaugurazione di un altra “grande sorella”, il Passante Autostradale di Mestre, la cui apertura è avvenuta ieri mattina a quattro anni dall’inizio dei lavori. Le grandi opere infrastutturali del territorio, afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, rimangono sempre tra le priorità del governo e tra esse, ovviamente, anche la titanica costruzione del Ponte Sullo Stretto. Un argomento “caro” anche all’amministrazione comunale che tanto spera e continua a sperare nell’aiuto del governo amico per dare spazio alla realizzazione di un’opera che, come affermato dal premier e dallo stesso primo cittadino, permetterebbe il rilancio di tutta l’area dello stretto e non solo di Messina. Un’opera maestosa che, sempre secondo quanto dichiarato ieri dal premier, potrebbe essere “facilmente” realizzata, grazie ai 125 miliardi di euro che il governo intende stanziare per la realizzazione di 100 grandi opere: e in vetta alla classifica delle priorità, neanche a dirlo, svetta proprio la realizzazione dell’attraverso stabile dello Stretto.

Un’importanza, quella del Ponte che, al di là della polemiche che contrappongono favorevoli e contrari, sembra però attraversare fasi alterne: ai proclami e alle promesse urlate ad alta voce “la prima pietra nel 2009” da parte del premier Berlusconi e successivamente dal Ministro di trasporti e infrastrutture Matteoli, hanno fatto eco i toni bassi dello stesso presidente della ‘Società Stretto di Messina’ Pietro Ciucci e del sottosegretario al Cipe Gianfranco Miccichè in occasione della tre giorni dell’Mpa tenutasi ad ottobre nei padiglioni della Fiera. In quell’occasione, infatti, tutt’altro che utilizzando affermazioni trionfalistiche, ma al contrario mostrando un’insospettabile cautela, due dei principali “fans” del Ponte hanno infatti “volato basso”: «Il piano finanziario è un problema – dichiarava Ciucci – mancano all’appello i 2,2miliardi dei fondi Fintecna per i quali potrebbe esserci un intervento dello Stato tramite aumento di capitale».

Un condizionale d’obbligo allora e ancor più d’obbligo a distanza di un paio di mesi vista e considerata la generale crisi economica dei mercati partita da oltre-oceano e piombata anche sulle “rive” europee ed italiane. Per ammissione dello stesso Ciucci, il governo avrebbe sì a disposizione i fondi necessari in fase di progettazione ma, ed è questo ciò che desta maggiore preoccupazione, non per la concreta realizzazione dell’opera: «Una cosa è certa – aveva affermato il presidente dell’Anas – non partiremo senza avere la certezza di avere i fondi per completare l’opera». Una “certezza” che ieri Berlusconi è invece tornato a sbandierare ai quattro venti…ma al vento, si sa, segue spesso una nuova fase di calma piatta.

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