Presentata la giornata mondiale dell'ambiente. Dalmazio: «Abituiamoci a lavorare con pochi soldi»

Presentata la giornata mondiale dell’ambiente. Dalmazio: «Abituiamoci a lavorare con pochi soldi»

Presentata la giornata mondiale dell’ambiente. Dalmazio: «Abituiamoci a lavorare con pochi soldi»

giovedì 04 Giugno 2009 - 13:24

Il 5 e il 6 giugno verranno distribuiti pressabottiglie e pressalattine, il contributo di 10 euro andrà a Telethon. Il presidente di Messinambiente: «Con l'Ato3 rispetto al passato c'è più dialogo. Le risorse economiche? Bisogna fare delle scelte». Miloro: «Ci siamo dovuti dare delle priorità. Il vero problema: i costi di conferimento in discarica»

«Rispetto a quanto sta accadendo a Palermo, Messina può considerarsi una città pulita. Pur avendo ancora diverse difficoltà». Tocca a Orazio Miloro, assessore alle Politiche finanziarie, alzare lo scudo sulla situazione igienica della città di Messina, che non è certo ai livelli del capoluogo siciliano, ma non brilla neppure. Tocca a lui perché né il sindaco Buzzanca, né l’assessore all’Ambiente Amata, né il presidente dell’Ato3 Ruggeri si presentano alla conferenza stampa sulla giornata mondiale dell’ambiente e sulle manifestazioni che si terranno il 5 e il 6 giugno. «Da qui a venti, massimo trenta giorni – aggiunge Miloro – raggiungeremo un target accettabile». Vedremo. Intanto da Palazzo Zanca parte quella che è stata definita un’opera di «sensibilizzazione» rispetto ai problemi dell’ambiente, della raccolta differenziata ma anche della solidarietà.

Domani e sabato, infatti, verranno distribuiti pressabottiglie e pressalattine per ridurre fino all’80 per cento il volume di bottiglie e lattine, il tutto a un prezzo forfettario di dieci euro, che verranno devoluti per intero a Telethon. L’associazione, preannuncia il coordinatore di Telethon Messina Antonino Carbone, mira a costruire proprio in riva allo Stretto uno dei due ospedali italiani dedicati all’assistenza alle malattie vascolari (l’altro è a Milano). Una notizia importante, che premia una città che, pur in mezzo a tanti problemi, di fronte alla solidarietà non si è mai risparmiata.

E in mezzo ai tanti problemi c’è quello dei rifiuti. Alla conferenza stampa era presente anche il presidente di Messinambiente, Antonino Dalmazio, il quale ha ribadito che «si può contemporaneamente tutelare l’ambiente e realizzare economia». E su un punto concordano in pieno sia Dalmazio che Miloro: il vero problema sono i costi di conferimento in discarica. Niente di più vero, se si considera che ancora oggi paghiamo una transazione da 7 milioni di euro con Tirrenoambiente (discarica di Mazzarà): proprio nelle scorse settimane è stato effettuato il pagamento della rata del bimestre gennaio-febbraio, 146.618 euro cash. Ma c’è anche il discorso differenziata, rispetto alla quale Messina continua a essere nei bassifondi delle classifiche nazionali. «Stiamo pensando ad un -premio- per i cittadini che dimostreranno di effettuare la differenziata – annuncia Miloro – riducendo loro del 30 per cento la tassa sui rifiuti». «Ci vuole la collaborazione di tutti», incalza Dalmazio.

E a proposito di collaborazione, qualcosa è cambiato nei rapporti tra Messinambiente e Ato3. «Non nego che i rapporti erano pessimi – afferma Dalmazio – e che ora sono migliorati. Quantomeno ci parliamo. Abbiamo elaborato programmi comuni e lavorato a un piano industriale condiviso». Peccato che quel piano industriale era da 47 milioni di euro mentre nel bilancio di previsione il Comune ne ha stanziati 37, con parte del consiglio comunale che vorrebbe ridurli ancora. «Le risorse economiche – fa spallucce il presidente di Messinambiente – devono andare di pari passo con le necessità di garantire i servizi. Bisogna fare delle scelte, come fanno i padri di famiglia, che devono scegliere tra il comprare una nuova autovettura o le scarpe ai figli. In questo momento, evidentemente, dobbiamo abituarci a lavorare con pochi soldi». Miloro, però, è meno pessimista: «Quel piano industriale era pensato su dodici mesi, mentre di mesi ne sono passati già cinque. E’ inevitabile che ci siamo dovuti dare delle priorità, per questo, per la prima volta, ad ogni società partecipata abbiamo chiesto la stesura di un piano industriale. E’ importante sottolineare che c’è una nuova collaborazione proprio tra le partecipate: penso all’Amam, ad esempio, che a Messinambiente ha affidato lo smaltimento dei fanghi del depuratore di Mili. Sul bilancio posso dire – conclude – che sarà il primo pensato per il risanamento economico-finanziario del Comune».

(foto Sturiale)

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