Nella città dello Stretto si è registrata la maggiore affluenza tra i capoluoghi della Sicilia. Trenta gli eletti nella provincia di Messina, dieci per l'Assemblea nazionale e venti per l'Assemblea regionale
Messina, con 1963 votanti, è risultato il capoluogo della Sicilia dove si è registrata la maggiore affluenza per le Primarie dei Giovani Democratici che si sono svolte venerdì. Nell’intera provincia si sono recati a votare 4084 giovani. Il candidato alla Segreteria nazionale, Fausto Raciti, si è confermato anche sul nostro territorio il più votato con 3320 preferenze, 1669 solo in città. Seconda Giulia Innocenzi con 296 voti, di cui 215 nel capoluogo.
Si votava per scegliere, oltre il Segretario Nazionale, i componenti le assemblee nazionale e regionale. Trenta gli eletti nella provincia di Messina, dieci per l’Assemblea nazionale e venti per l’Assemblea regionale. Con 1337 voti, 691 solo a Messina, Alba Marino è risultata la più votata in assoluto ed ha ottenuto il maggior numero di voti in città, seguita da Gabriele Lo Re con 504 voti; mentre in provincia ad ottenere più preferenze è stato Francesco Barone, 691; alle sue spalle Michele Mastronardi, 651.
Questi i nomi degli eletti e le preferenze, totali e a Messina:
Assemblea nazionale: Barone Francesco 760 (69 a Messina), Bevacqua Ivan 372 (24 a Messina), Capillo Fabio 89 (tutti a Messina), Cardile Claudio 463 (tutti a Messina), Gaudio Lidia 581 (180 a Messina), Lo Re Gabriele 507 (504 a Messina), Marino Alba 1337 (691 a Messina), Picone Antonio 518 (486 a Messina), Ricciardi Andrea 644 (29 a Messina), Saporita Gabriele 283 (28 a Messina). Assemblea regionale: Aliotta Andrea 250 (tutti a Messina), Azzarà Luigi 229 (216 a Messina), Battaglia Francesco 294 (141 a Messina), Bianca Francesco Paolo 79 (tutti in provincia), Blandi Fabrizio 259 (1 a Messina), Borghese Elena 563 (14 a Messina), Di Pietro Santi 245 (tutti in provincia), Gaudio Giovanni 221 (tutti in provincia), Gullotta Agostino 247 (tutti in provincia), La Fauci Giandomenico 539 (tutti a Messina), Lo Re Giuseppe 138 (136 a Messina), Mancini Marco 109 (108 a Messina), Mastronardi Michele 712 (61 a Messina), Padanè Giacomo 154 (tutti in provincia), Raffaele Giuseppa 461 (460 a Messina), Ricciardo Denise 617 (35 a Messina), Salanitri Chiara 298 (297 a Messina), Testa Debora 444 (95 a Messina), Timbro Maria Flavia 302 (299 a Messina), Tomasello Milosch 52 (tutti a Messina).
Anche in questo caso però, come testimoniò Striscia la Notizia in occasione delle primarie per individuare il candidato premier per le politiche, sul territorio nazionale si sarebbero verificati alcuni episodi “anomali-. Ad esempio ad Amantea, dove secondo il presidente di seggio di Cosenza Tommaso Guzzi, intorno 21.30, per “magia-, sarebbe sparito il seggio stesso e, contestualmente, lievitato notevolmente il numero delle schede presenti nelle urne, con la vana ricerca del seggio medesimo sia da parte di candidati sia da parte di rappresentanti di candidato che desideravano, come previsto dal regolamento, assistere alle operazioni di chiusura e di scrutinio delle schede (dichiarato al sito Nuova Cosenza). Polemiche sono state sollevate anche a Palermo, Benevento, Trentino Alto Adige, Roma, Massa, Pescara, Roma, Napoli, anche se per motivi diversi.
Comunque soddisfatto il leader Walter Veltroni: “Ringrazio le migliaia di ragazze e ragazzi che hanno partecipato. Con il loro lavoro, in un percorso aperto e partecipato hanno contribuito alla nascita della più grande organizzazione giovanile politica del paese. Questa è una grande opportunità per il Partito Democratico di radicarsi tra le generazioni più giovani. Questa partecipazione è un segnale importante e positivo per il Pd e per tutta la democrazia italiana-.
