Spazio alla società civile. Delusione per molti dirigenti dei partiti
I nomi saranno ufficializzati forse domani dalle segreterie regionali dei partiti. Ma già si sa che le liste messinesi per l’elezione delle Assemblee costituenti regionale e nazionale del Partito Democratico sono tre. Due sostengono come segretario nazionale Walter Veltroni e regionale Francantonio Genovese. Sono il cosiddetto “listone- con i papaveri dei partiti e la lista “Ecodem-, legata a Giovanna Melandri, Angela Finocchiaro, Ermete Realacci ecc. La terza sostiene Enrico Letta al nazionale e Salvatore Messana, sindaco di Caltanissetta, alla segreteria regionale.
Come stabilito dai comitati promotori il 20% di ogni lista (considerando complessivamente i 6 collegi della provincia) è stato riservato ad esponenti della società civile, mentre il restante 80% è stato diviso tra le due aree che, Un 40% ai Ds, compresa una quota per Giuseppe Lumia, scambiata con la candidatura a segretario regionale, l’altro 40% alla Margherita, compresa la quota Ferdinando Latteri, simmetrica a quella di Lumia.
«Le proporzioni sono state rispettate puntualmente – ha precisato Piero David, segretario cittadino Ds –, anche quelle relative alle donne. Per ogni candidato uomo c’è un candidato donna». Il segretario ha poi aggiunto: «Questo meccanismo ha creato grossi problemi all’interno dei partiti, che hanno visto i loro spazi ridotti. Ci sono stati mal di pancia, per usare un eufemismo, perché i quadri vedevano nelle primarie un’occasione per accedere al livello regionale e anche al nazionale. Ci sono stati dirigenti di partito che si sono visti negare la candidatura, come ad esempio il consigliere comunale Gaetano Gennaro».
