Prime nomine per Buzzanca. Barbalace e i componenti del collegio di difesa: «Nuovi sottogoverni per esigenze di coalizione»

Prime nomine per Buzzanca. Barbalace e i componenti del collegio di difesa: «Nuovi sottogoverni per esigenze di coalizione»

Redazione

Prime nomine per Buzzanca. Barbalace e i componenti del collegio di difesa: «Nuovi sottogoverni per esigenze di coalizione»

venerdì 12 Settembre 2008 - 14:49

Designati dal sindaco i rappresentanti del Comune nei cda di Opera Pia Casa famiglia Regina Elena e Casa di Ospitalità Collereale. Il consigliere dei Riformisti: «Quale l'esigenza di aumentare il numero da 8 a 15?»

In attesa di capire come si orienterà in merito alle società partecipate (il termine di presentazione dei curricula è scaduto due giorni fa), il sindaco Giuseppe Buzzanca ha nominato due consulenti tecnici di parte, nel giudizio arbitrale EAS c/ Comune di Messina, l’ing. Domenico Galatà e l’ing. Antonino Geraci. La dott.ssa Teresa Saja, invece, è stata nominata quale rappresentante del Comune, in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Casa famiglia Regina Elena Famiglia Amato, mentre due rappresentanti del Comune sono stati designati nel Consiglio di Amministrazione della Casa di Ospitalità Collereale: sono il dott. Antonino Bombara e l’insegnante Maria Fascione.

A proposito di decisioni del sindaco che hanno fatto discutere, oggi il consigliere comunale del gruppo Popolari Riformisti Socialisti Nicola Barbalace è tornato sull’aumento del numero dei componenti del collegio di difesa del Comune da otto a quindici. Secondo il rappresentante dell’opposizione, che sottolinea come il compenso ai suddetti componenti è stato fissato in 1.500 euro mensili, non basta come spiegazione quella data dal sindaco, ovvero la «notevole mole di contenzioso e le peculiarità delle materie oggetto di contenzioso». Barbalace, infatti, sostiene che la mole di lavoro è pressocché uguale a quella degli anni pregressi, e che piuttosto l’incremento del collegio risponde al bisogno di «soddisfare esigenze di coalizione», creando sotto «spoglie di necessità amministrative, sottogoverni ben remunerati», nonostante in campagna elettorale si fosse parlaro di «economia di finanza».

Nei giorni scorsi anche altri due consiglieri dell’opposizione, Gaetano Gennaro e Felice Calabrò, avevano criticato il sindaco Buzzanca, a proposito della nomina di Antonio Ruggeri a capo di gabinetto di Palazzo Zanca: «Notevoli dubbi sussistono in termini di legittimità – affermano i due – atteso che l’art. 21 comma 4 del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei dipartimenti del Comune di Messina statuisce: -Il capo di gabinetto appartiene alla carriera dirigenziale-. Per quanto notoriamente risaputo – affermano Gennaro e Calabrò – il sig. Ruggeri Antonio non riveste la qualifica di dirigente, né risulta essere in possesso dei requisiti soggettivi usualmente richiesti (laurea), inoltre il detto incarico è stato sempre ricoperto da dirigenti di grande esperienza nel ruolo». Ruggeri è stato anche nominato quale rappresentante del Comune nel cda dell’Ato3, ma ha già dichiarato che per quest’ultimo incarico non percepirà alcun indennizzo.

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