Progetto di sviluppo economico per il territorio messinese. Convegno alla Provincia

Progetto di sviluppo economico per il territorio messinese. Convegno alla Provincia

Redazione

Progetto di sviluppo economico per il territorio messinese. Convegno alla Provincia

venerdì 07 Novembre 2008 - 15:53

Stamattina convegno organizzato dall'assessore Martelli. Intervenuto anche l'on. Mauro del Cipe: “Bisogna pensare al ‘sistema Messina', compatti zona jonica, tirrenica e città. Un sistema che poi possa confrontarsi con le al

Si è tenuto stamattina il convegno sul tema “Lo sviluppo economico nella provincia di Messina – pubblico e privato verso una crescita sostenibile e competitiva-, organizzato dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Giuseppe Martelli.

Preziosi gli interventi degli ospiti presenti all’appuntamento, a cominciare da Domenico Arcuri, amministratore delegato di “Invitalia-, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti (soprattutto dall’estero) e lo sviluppo d’impresa, una “costola- della più importante “Sviluppo Italia-. L’esperto ha parlato della stagione di crisi molto profonda, crisi che attraversa la quotidianità nel nostro Paese. Un brutto periodo che probabilmente è arrivata troppo tardi per via del trascinamento nel tempo di una serie di tendenze negative, scoppiate attraverso l’intreccio tra due bolle, quella del mercato mobiliare e quella dei mutui. Sono state rilevate le gravi lacune strutturali nello sviluppo italiano, con la grandi spaccature tra nord e sud. “Due le ragioni che ostacolano la mancanza di investimenti da fuori – spiega. Le carenze infrastrutturali e soprattutto un sistema di procedure burocratiche insopportabile. Ma è il momento di cambiare, di riappropriarci della mentalità Italia-.

Da un discorso ampio ad altri più ristretti e direttamente collegati al nostro territorio. “Quello di oggi rappresenta un primo assaggio delle iniziative che l’amministrazione provinciale intende realizzare – spiega il presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Perché la nostra bandiera principale all’avvio della campagna elettorale è stata quella di dire, Messina vuole uscire dalla marginalità. Le condizioni ci sono e percepisco con mano come la gente ci crede, il cuore dei messinesi si scalda quando si parla di rivendicare il proprio orgoglio. E il Ponte in questo senso potrebbe essere una grande opportunità, non solo per mobilità, per il sistema dei trasporti, ma proprio dal punto di vista dello sviluppo turistico. L’area dello Stretto poi rappresenta la madre di tutte le opportunità. Abbiamo in programma la costituzione di un comitato tecnico-scientifico composto da Comune, Provincia, Università e Camera di Commercio che valorizzi tutte le bellezze di Messina, che valuti come sfruttarle. L’idea è sul tavolo, spero che in breve tempo si possa dare vita ad uno strumento condiviso che unisca queste quattro istituzioni. Ma non ci possiamo limitare a questo, ad idee immaginarie: chiederemo al Cipe, ai governi regionali e nazionali i fondi per crescere e tornare ad essere al pari degli altri-.

Più tecnico il discorso di Simona Milio di “Azioninnova-, responsabile scientifico del progetto “Programma di Marketing ad animazione territoriale della Provincia di Messina-. L’obiettivo generale di questo modello è far si che l’Ente organizzi un sistema che possa consentirgli di crescere nel lungo periodo. “Importante attrarre investimenti esteri per dei motivi specifici, perché stimolano l’attività di lavoro, ma soprattutto perché aprono il mercato locale all’internazionalizzazione. Dobbiamo sfruttare i capitali stranieri rilanciando le aziende locali. Creando anche quel clima di fiducia che al momento manca. Quatto i settori secondo noi su cui puntare: Turismo, Cantieristica, Ceramica e Florovivaismo. Alcune realtà della provincia sono già riuscite a fare bene accentuando le proprie offerte. Ma oltre agli investimenti esteri bisogna rafforzare la struttura complessiva-.

Breve il discorso di Ernesto Abaterusso presidente della Navigando Spa, agenzia che si occupa della progettazione, costruzione e gestione di porticcioli turistici, che ha voluto porre l’accento sull’importanza del turismo nautico in ascesa, ma che in Sicilia e al sud in genere non ha stimolato la crescita dei servizi connessi.

Ricco di spunti invece il ragionamento dell’onorevole Gianni Mauro del Cipe, in passato anche presidente della Provincia di Ragusa. L’esponente chiamato a sostituire il sottosegretario di Stato Gianfranco Micciché parla di risorse buttate e di risorse senza ancora una destinazione precisa, attribuendo la responsabilità della mancata crescita del sud agli amministratori locali, rei di non sapersi organizzarsi e progettare. “Io ormai sono arrivato al punto di odiare fotografie, analisi, potenziale del territorio. Noi lo sappiamo bene cosa possiamo fare, abbiamo bisogno di una presa di coscienza su quello che abbiamo il dovere di fare. Ogni provincia ha bisogno dell’altra, Messina ha bisogno di Trapani, Ragusa di Siracusa, pur mantenendo quelle contraddizioni storiche e strutturali, ma fare sistema insieme. Parlare, parlare, ma gli strumenti li conosciamo, dobbiamo pensare ad un ‘sistema Messina’, non continuando a dire io sono la zona jonica, io tirrenica, io la città. Un sistema che poi si confronti con il ‘sistema Catania’ e poi Palermo etc. E abbiamo anche la grande fortuna di avere un siciliano, Micciché, a guidare la cassaforte dello Stato-.

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