Prosegue la guerra interna al Pdl. Briguglio: «No a Santalco direttore generale»

Prosegue la guerra interna al Pdl. Briguglio: «No a Santalco direttore generale»

Redazione

Prosegue la guerra interna al Pdl. Briguglio: «No a Santalco direttore generale»

giovedì 11 Settembre 2008 - 11:23

Il vicepresidente dei deputati Pdl: «Nulla di personale, ma la nomina non va fatta: costa troppo, è inopportuna, illegittima e umilia la dirigenza interna». Il presidente dello Iacp: «No comment»

Dire che ci sono più correnti interne al Pdl è eufemistico. Stiamo assistendo ormai ad un vero conflitto intestino ad un partito che ancora non c’è e che vede convivere non solo Forza Italia e Alleanza Nazionale, ma le rispettive anime. Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati nazionali del Pdl, è ormai in rotta di collisione non solo con il sindaco Buzzanca, ma anche con il presidente della Provincia Ricevuto, soprattutto dopo l’esclusione di Giuseppe Laface dalla squadra degli assessori a Palazzo dei Leoni.

Ed è proprio Palazzo dei Leoni a entrare nel mirino di Briguglio, che torna su una questione che si trascina in pratica dall’insediamento di Ricevuto alla presidenza: la nomina di Giuseppe Santalco, attuale presidente dello Iacp, a direttore generale. Una nomina che sembra debba arrivare da un momento all’altro ma che slitta di settimana in settimana, proprio per i fuochi incrociati interni non solo al Pdl, ma all’intera coalizione, visto che in passato anche l’Udc si era messo di traverso.

Una nomina che Briguglio definisce «inopportuna nel merito e illegittima sul piano formale: comunque in tempi di drastiche riduzioni della spesa sarebbe un provvedimento che costituisce un affronto ai cittadini, all’etica pubblica e alle motivazioni che ispirano l’azione di governo a livello nazionale».

«Mi spiace ovviamente per Santalco – prosegue Briguglio – le cui capacità politiche sono indubbie e nei cui confronti non ho nulla di personale, ma l’annuncio di Ricevuto è un passo falso che afferma uno stile di governo che non condivido e dal quale ho il dovere di prendere apertamente le distanze. Oltretutto questa decisione umilia tutta la dirigenza interna di cui si attesta l’inidoneità in blocco a ricoprire l’incarico di direttore generale, il che comporta un notevole aggravio di spesa per il bilancio della Provincia. Auspico un ravvedimento di Ricevuto anche perchè, a mio parere, la nomina sarebbe assunta in violazione delle disposizioni vigenti in materia di finanza pubblica. Peraltro non io ma autorevoli esponenti di una forza politica che oggi fa parte della coalizione e della Giunta avanzarono poche settimane fa il sospetto che si volesse nominare un direttore generale non in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Una questione su cui non mi soffermo perchè non rientra nelle mia sfera di azione. Se lo riterranno se ne occuperanno le Autorità a ciò preposte. Resto sul terreno della politica, nella convinzione di interpretare il sentimento della pubblica opinione e di tanti, veramente tanti elettori che hanno dato fiducia al PdL, sulla base di programmi in cui la lotta allo sperpero del denaro pubblico occupa un ruolo centrale».

«Anche per rispondere alla domanda diffusa di trasparenza – conclude Briguglio – sarebbe infine opportuno che il presidente della Provincia, rendesse pubblici emolumenti e spesa a carico del bilancio derivanti dalla nomina del nuovo direttore generale, cioè quanto costa il nuovo dg esterno all’amministrazione. I cittadini, conclude il vicecapogruppo PdL a Montecitorio, tutti i cittadini, di destra, di centro e di sinistra, hanno il diritto di sapere e di giudicare». Sulla questione lo stesso Santalco, raggiunto telefonicamente, preferisce non replicare e risponde con un laconico «no comment».

(nelle foto Briguglio e Santalco)

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