Oggi una delegazione di abitanti della zona ha incontrato il capogruppo del Pdl al Comune Pippo Capurro: nei prossimi giorni incontro con Buzzanca per sbloccare la situazione

Nel programma del risanamento, lo sbaraccamento di Fondo Saccà è al primo posto tra le priorità del cosiddetto Ambito D. Una situazione emergenziale, che potrebbe sbloccarsi in tempi rapidi. Il nodo sta nell’affidamento di quaranta dei sessanta alloggi recentemente acquistati dal Comune a San Filippo, e che sono stati promessi come prima tranche agli abitanti di Fondo Saccà. Prima tranche perché il totale parla di 110 famiglie che dovranno trovare una sistemazione.

A riaccendere i riflettori sulla vicenda è il capogruppo del Pdl Giuseppe Capurro (nella foto), che oggi ha ricevuto nella sede del gruppo consiliare a Palazzo Zanca una delegazione degli abitanti della zona. Già venerdì scorso questi ultimi avrebbero dovuto incontrare il sindaco Giuseppe Buzzanca e l’assessore al Risanamento Pippo Rao, che avrebbe già mostrato la propria disponibilità a procedere. L’incontro si svolgerà nei prossimi giorni per sbloccare la situazione. In passato più volte sono state denunciate situazioni gravissime di carattere igienico-sanitario, tanto che lo sbaraccamento di Fondo Saccà è stato definito prioritario anche rispetto a quello di Rione Ferrovieri, limitrofo all’area in questione e sempre facente parte dell’Ambito D. Capurro sottolinea che vanno fatti i dovuti distinguo rispetto ad un’altra situazione dipinta come priorità, quella di Fondo Fucile: anche lì gli interventi sono necessari, ma l’ambito in questione è quello E, e nell’elenco delle priorità è al secondo punto.

Capurro informa che la graduatoria per Fondo Saccà è quasi pronta, e che gli abitanti avranno trenta giorni di tempo per eventuali ricorsi. I venti alloggi rimanenti di San Filippo dovrebbero essere affidati agli abitanti di via Bisignano, mentre per la seconda tranche di Fondo Saccà si spera in un intervento dei privati, avendo degli imprenditori già mostrato il loro interesse. Le passate amministrazioni, sia quelle commissariali di Sbordone e Sinatra che quella di centrosinistra targata Genovese–Bottari, avevano già mostrato la volontà di procedere con l’assegnazione di questi primi quaranta alloggi, ecco perché l’empasse potrebbe sbloccarsi già nei prossimi giorni.