Ultima data utile per il mantenimento dei servizi il 31 marzo: superato questo termine a rischio posti di lavoratori e assistenza per i cittadini
Il tempo stringe, ma il nodo servizi sociali non accenna a sciogliersi. Questa mattina a dare il “buongiorno” al sindaco Buzzanca, i consiglieri Nello Pergolizzi, Nino Carreri, Claudio Canfora e Ivano Cantello appartenete alla stessa corrente dell’assessore alle politiche sociali Pinella Aliberti (Mpa), firmatari di un’interrogazione che “ricorda” le scadenze, sempre più vicine, per i servizi sociali negli asili nido e nei Centri di Aggregazione Giovanile dei quartieri a maggiore rischio di devianza minorile, previste per il prossimo 31 marzo.
Una data che oltre a rappresentare la necessità di giungere ad una soluzione in tempi decisamente brevi, impone anche una riflessione sul futuro tanto dei lavoratori impiegati nelle diverse cooperative a cui l’amministrazione, affermano i consiglieri, ha dato speranze di stabilizzazione, quanto degli utenti che quotidianamente necessitano delle attività in questione. «La mancanza di determinazioni da parte dell’Amministrazione Comunale atte a garantire la continuità delle attività assistenziali e quindi la continuità dell’attività dei lavoratori – affermano Pergolizzi Carreri e Canfora – potrebbe configurarsi, altresì, il danno grave ed irreparabile per i lavoratori che perderebbero i requisiti per la continuità lavorativa e il relativo assorbimento degli stessi nell’organico della società subentrante, vanificando la clausola di salvaguardia del posto di lavoro previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro vigente, esercitabile solo ed esclusivamente in costanza di servizio dei lavoratori».
Secondo i consiglieri non va poi sottovalutato il rischio che «il previsto affidamento dei servizi sociali ad un unico soggetto comporterà indubbiamente e per evidenti motivi un’oggettiva riduzione numerica del personale». Un’ipotesi quest’ultima che, stando alle insistenti voci degli ultimi giorni dovrebbe rispondere al nome di Croce Rossa. Gli esponenti comunali lasciano dunque poche chance al sindaco Buzzanca se non quelle di «porre in essere le opportune iniziative affinché, preso atto delle imminenti scadenze dei servizi degli asili nido e dei Centri di Aggregazione Giovanile dei quartieri sia scongiurata l’interruzione delle prestazioni medesime, evitando, così, di mettere a serio rischio i diritti irrinunciabili dell’utenza assistita e nel contempo compromettere la tutela dei lavoratori e il relativo passaggio diretto nell’organico della società subentrante nella gestione, diritto esercitabile solo ed esclusivamente in costanza di servizio».
