Servizi sociali salvi, adesso la programmazione. Dito puntato sulla gestione dell'Istituzione

Servizi sociali salvi, adesso la programmazione. Dito puntato sulla gestione dell’Istituzione

Redazione

Servizi sociali salvi, adesso la programmazione. Dito puntato sulla gestione dell’Istituzione

sabato 01 Novembre 2008 - 10:50

Ieri il consiglio comunale ha votato all'unanimità la variazione di bilancio che garantisce lavoratori e assistiti. L'attenzione si sposta sui debiti pregressi e sui responsabili di un settore nel caos

Adesso i servizi sociali sono ufficialmente salvi. Ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la variazione di bilancio da 2,8 milioni di euro che consentirà, come concordato da amministrazione e sindacati all’inizio di questa settimana, la proroga dei servizi fino al 31 gennaio con relativo mantenimento di posti di lavoro e di assistenza.

Ma la votazione di ieri, se vogliamo, era una formalità, sarebbe stato paradossale se, dopo la corsa contro il tempo degli ultimi giorni e il disco verde dato dalla I commissione Bilancio riunitasi ieri mattina in seduta straordinaria proprio per questo scopo, dal consiglio fosse arrivata una bocciatura. Certo, fa sensazione l’assenza totale di sindacalisti o lavoratori alla seduta di ieri sera, come fatto notare dall’assessore Orazio Miloro, ma a questo punto gli argomenti di discussione sono altri.

Il primo è la programmazione, quella che, secondo lo stesso Miloro intervenuto ieri al consiglio, è stata «inesistente» nelle gestioni precedenti. D’altronde ne hanno preso atto sia l’esecutivo di Palazzo Zanca che i sindacati: il settore va ridisegnato, con alcuni paletti, come la salvaguardia dei posti di lavoro attuali e soprattutto dell’assistenza ai più bisognosi, e soprattutto con idee chiare. Allo scopo si insedierà, anche questo fa parte dell’accordo raggiunto lunedì, un tavolo tecnico che comprenderà amministrazione, sindacati e apporti esterni dal mondo dell’Università e dell’associazionismo. Qui dovrà essere disegnato il futuro dei servizi sociali e si dovranno gettare le basi per un nuovo corso.

Il secondo argomento riguarda l’Istituzione. Cosa se ne vuol fare? E soprattutto, pagherà chi la ridotta in queste misere condizioni? Ieri in consiglio ma soprattutto in mattinata durante la seduta della I commissione sono stati lanciati veri e propri “siluri- nei confronti della gestione degli ultimi anni dell’Istituzione. «Oggi ci troviamo a coprire servizi già contrattualizzati senza dotazione finanziaria» ha accusato Miloro, mentre i commissari liquidatori Ferdinando Coglitore e Giuseppe Mauro hanno consegnato una relazione scottante alla I commissione (l’ente è stato definito «una torre di Babele»), parlando di un debito di circa 4 milioni per, appunto, somme impegnate senza copertura finanziaria, e “suggerendo- l’avvio di una commissione d’inchiesta.

E proprio per questo ieri sera, al momento della trattazione della delibera sui servizi sociali, il presidente della I commissione Giuseppe Melazzo ha presentato un emendamento che chiede all’amministrazione, sostanzialmente, di tenere gli occhi aperti, di valutare se ci siano le condizioni «per procedere alla proposizione di tutte le più opportune azioni volte al recupero di somme spese in violazione delle norme» e se ci siano gli estremi di «azioni di responsabilità». Perché chi ha sbagliato, per una volta, paghi.

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