Servizi sociali, la svolta: Sinatra scioglie l'Istituzione, nasce il Consorzio intercomunale

Servizi sociali, la svolta: Sinatra scioglie l’Istituzione, nasce il Consorzio intercomunale

Redazione

Servizi sociali, la svolta: Sinatra scioglie l’Istituzione, nasce il Consorzio intercomunale

venerdì 02 Maggio 2008 - 13:49

Con una delibera il commissario decide «la cessazione delle attività e delle funzioni» dell'ente stroncato due mesi fa da Vernaci

«Il commissario Gaspare Sinatra, con i poteri del Consiglio comunale, ha adottato la delibera di cessazione delle attività e delle funzioni dell’Istituzione per i servizi sociali e quella di costituzione del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.), per gestire in forma associata anche con realtà private, gli interventi socio-assistenziali e sociali di competenza dei Comuni e della Ausl, in tutto il territorio del Consorzio. L’obiettivo del Consorzio è garantire l’integrazione tra le diverse funzioni e l’ottimizzazione degli interventi secondo criteri di efficacia ed efficienza». Con queste parole, affidate a un comunicato stampa, cessa di esistere l’Istituzione dei Servizi sociali. Colpo di spugna definitivo, dunque, da parte del commissario Sinatra, che completa l’opera iniziata dopo la relazione dell’esperto Salvatore Vernaci che stroncava l’Istituzione confermando quello che da tempo in molti sostenevano: è, anzi, era un carrozzone inutile. In quell’occasione, alla fine del febbraio scorso, Vernaci dipingeva un quadro desolante, nel quale spiegava come «l’Istituzione oggi non è in grado di dare risposte immediate e concrete ai bisogni della gente, alle esigenze della persona, alle richieste di emergenza abitativa, di sostegno alle famiglie, alla fasce più deboli», con l’aggravante di una «situazione debitoria di circa un milione e mezzo di euro».

Sinatra non aveva perso tempo, e aveva già in tasca la soluzione. «I Servizi sociali – scriveva allora il commissario Sinatra in un documento – costituiscono il biglietto da visita di una città e per quanto è emerso dalla relazione della gestione commissariale dell’Istituzione per i Servizi Sociali, ritengo assolutamente necessario ed opportuno ridefinire la struttura organizzativa ed il modus operandi dei servizi sociali nel Comune di Messina, razionalizzando le risorse esistenti, attivando quei servizi non presenti o non adeguatamente erogati e ponendo particolare attenzione alla rete di risorse residenziali e semi-residenziali per le persone disabili e gli anziani, attraverso una programmazione congiunta delle strutture presenti in Città e nei Comuni del D26».

Sinatra citò la finanziaria 2007, la quale «consente ai Comuni di aderire ad una sola forma associativa e da un’apposita indagine sociale è emersa la volontà da parte dei Comuni del distretto socio sanitario e dai responsabili di alcune IPAB di Messina e dalla Fondazione Città del Ragazzo, di costituire il C.I.S.S.A. (Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali), con lo scopo di gestire in forma associata, anche con realtà private, gli interventi socio-assistenziali e sociali di competenza dei Comuni e della A.U.S.L., in tutto il territorio del Consorzio, garantendo l’integrazione tra le diverse funzioni e l’ottimizzazione degli interventi secondo criteri di efficacia ed efficienza. Il costituendo consorzio sarebbe da subito operativo e fattivo e potrebbe realizzare gli interventi di cui alla scheda allegata. Si invita pertanto codesto Comune a comunicare, con cortese sollecitudine, la volontà di adesione al costituendo consorzio, facendo presente che le IPAB e la Fondazione Città del Ragazzo sono fra i primi aderenti al Consorzio. La costituzione del consorzio – concludeva il commissario – non impone forzatamente la partecipazione di tutti i Comuni del D.26, bensì di quelli che, volontariamente, vi vogliano e possano partecipare».

Sinatra è poi andato avanti, affidando a titolo gratuito Aldo Di Blasi, ex presidente dell’Istituzione per i Servizi sociali del Comune ai tempi dell’amministrazione Leonardi, l’incarico di rimodulare, riprogrammare e rielaborare il Piano di Zona del Distretto Socio-Sanitario D26. Oggi l’iter ha ricevuto una decisa accelerata, e l’Istituzione dei Servizi sociali, come tanti auspicavano ma qualcuno sperava fosse il Consiglio comunale a decidere, non esiste più.

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007