L'intento è estinguere in tre anni i debiti fuori bilancio. Rifiuti: via libera ad accordi con terzi per impianti industriali e alla riconversione dell'inceneritore di Pace.
Tra poco più di un mese (salvo ballottaggi) consegnerà la fascia tricolore al nuovo sindaco di Messina, ma nel frattempo il commissario Gaspare Sinatra non accenna a fermarsi. Con i poteri della giunta, infatti, ha esitato il bilancio di previsione 2008, che adesso dovrà passare al vaglio del Revisore dei Conti prima di tornare nelle mani di Sinatra che, stavolta con i poteri del Consiglio, lo delibererà in via definitiva. Una manovra finanziaria da quasi un miliardo di euro (oltre i 941milioni), che prevede tra le entrate più rilevanti l’accensione di prestiti e l’alienazione di immobili e di crediti, mentre l’esborso maggiore sarà per le spese in conto capitale. L’intento primario dichiarato che si vuole ottenere con questo bilancio è quello di estinguere i debiti fuori bilancio in tre anni.
Sinatra si è occupato anche di rifiuti, guarda caso proprio all’indomani dell’insediamento dei nuovi vertici dell’Ato3: sono stati approvati, infatti, indirizzi proprio per Ato3 e Messinambiente, che hanno il via libera per stipulare contratti e accordi commerciali, ciascuna secondo le proprie competenze, con terzi per la realizzazione ed installazione di impianti industriali diretti a minimizzare l’impatto ambientale ed a ridurre i costi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Inoltre il commissario pone in esame la possibilità di riconvertire l’inceneritore di Pace in impianto di trattamento di rifiuti speciali e/o produzione di energia. Le due società, però, prima di stipulare qualsiasi tipo di accordo dovranno sottoporre il tutto al vaglio del socio di maggioranza, ovvero il Comune ovvero, per il momento, Sinatra, in sede di Cda.
Approvata inoltre l’estensione contrattuale del lavoro a 36 ore settimanali per il mese di maggio del personale contrattista L.R. 21/2003. Infine, prorogato al 5 maggio 2033 la durata del Cespom, Centro per lo studio della Patologia Spontanea degli Organismi Marini, di cui fa parte anche il Comune di Messina, che gestisce l’Acquario comunale, ed esitato Codice di Condotta, secondo il Piano Triennale delle Azioni Positive, 2007 – 2009, approvato dalla Giunta municipale nell’aprile 2007 nell’ambito del settore delle pari opportunità.
