A sinistra qualcosa si muove

A sinistra qualcosa si muove

Redazione

A sinistra qualcosa si muove

mercoledì 18 Luglio 2007 - 12:03

Adunanza delle forze di sinistra. Il 20 luglio alle 17,30 nel salone degli Specchi alla Provincia si sono dati appuntamento i soggetti politici che non si riconoscono nel progetto Partito Democratico. Interverranno Olga D’Antona, Claudio Fava e Gianni Battaglia. Sarà un’occasione per contarsi, per cominciare a discutere dei temi comuni e di quelli su cui bisognerà trovare un compromesso. Il percorso di convergenza, che ha segnato già due tappe con due incontri nelle scorse settimane, è stato intrapreso da Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Verdi e Comunisti Italiani, ma da molte parti si auspica un allargamento al mondo delle associazioni, dei movimenti, e persino ai singoli. Su questa linea è il segretario cittadino del Prc Daniele Ialacqua (nella foto), che ha aggiunto: «Non ha molto senso pensare ad un processo ristretto ai dirigenti dei partiti. Nell’ultimo incontro è stata fatta la proposta di una festa della sinistra, da tenere forse alla fine settembre, per lanciare il progetto alla partecipazione di chiunque voglia». Un punto su cui i dirigenti avranno da discutere è se abbandonare le proprie insegne e confluire da subito in una nuova formazione, oppure istituire un coordinamento che permetta ad ognuno di mantenere i propri simboli. Sempre Ialacqua ci ha spiegato che «in questa fase le forme non sono definite. Le opzioni sono: un partito unico, un patto tra partiti, oppure una confederazione. Il partito unico comporterebbe per ogni soggetto che vi entra a far parte, la perdita della propria identità. Questo non sarebbe facile da accettare per molti militanti e persone della base, che ci tengono alla storia e ai simboli. Una confederazione basata sui temi comuni forse è la forma migliore per cominciare. In seguito, se ci saranno le condizioni, si potrà pensare ad un partito unico. L’importante è creare un soggetto che agisca nel nome della sinistra». Il primo banco di prova del nuovo soggetto saranno le prossime amministrative in primavera, per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale. Un appuntamento importante, ma che, nello stesso tempo, come ha concluso Ialacqua: «deforma il processo, perché fa pensare a certi patti elettoralistici, buoni in campagna elettorale, ma destinati a sciogliersi subito dopo le elezioni. Invece si deve pensare ad un patto duraturo, e già si può cominciare a modellarlo confrontandoci sui temi dell’attualità cittadina, dal bilancio alle politiche ambientali».

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