Sorbera (Confesercenti): «Sentenza scontata»

Non è stata ancora pubblicata, e anche per la notifica si dovrà attendere qualche giorno. Ma dal Centro commerciale Tremestieri hanno confermato che la sentenza del Tar è favorevole al ricorso del Centro, contro la delibera dell’assessore all’Annona Pino Puglisi, datata 24 luglio, che imponeva la chiusura degli esercizi commerciali nella giornata di domenica.

Un cambiamento importante, quello apportato dalla delibera e, soprattutto, repentino, che ha messo in difficoltà molti negozi, scombinando la pianificazione delle ferie del personale, ormai organizzata fino alla fine dell’anno. La delibera in vigore precedentemente, infatti, del commissario Gaspare Sinatra, sanciva la facoltatività dell’apertura di domenica.

«Stando così le cose – ha dichiarato Michele Sorbera, segretario provinciale della Confesercenti -, il Centro commerciale non poteva che vincere il ricorso. Non si possono cambiare le regole dalla sera alla mattina, dopo che da mesi le aziende, soprattutto le grandi, si sono organizzate con le ferie in un certo modo. Le organizzazioni di categoria avevano già espresso il parere di rimandare la discussione a settembre. Ma l’assessore ha voluto convocare una seconda riunione, a cui noi non siamo andati. Così, di giovedì, ha stabilito che la domenica cambiava tutto.»

Ma l’aspetto più grave della delibera, sempre secondo Sorbera, sarebbe stata la rimodulazione della zonizzazione della città. Tradizionalmente la zona sud di Messina parte dal ponte di Gazzi, mentre la delibera la fa partire da oltre Tremestieri. Ciò si ripercuote sul commercio soprattutto d’estate, perché i negozi periferici hanno la facoltà di rimanere aperti; quindi ricadere in zona centro o in zona sud cambia tutto.

L’assessore Puglisi ha dichiarato stamattina di non sapere niente della sentenza, ma è solo questione di giorni. Bisogna aspettare che venga notificata, dopodiché si vedrà che strada prenderà l’Amministrazione. probabilmente quella della libertà di aprire, di domenica, solo nel pomeriggio, come già anticipato dall’assessore stesso.