“Territorio e rinnovamento-: un documento per il vero cambiamento del Pd

“Territorio e rinnovamento-: un documento per il vero cambiamento del Pd

Redazione

“Territorio e rinnovamento-: un documento per il vero cambiamento del Pd

lunedì 10 Novembre 2008 - 11:15

Insieme alcuni militanti, dirigenti e giovani consiglieri provenienti dalle aree ex Ds e Margherita

Nonostante le intenzioni, in questi mesi il Partito Democratico sembra ancora non essere riuscito a superare quelle vecchie divisioni e a mostrarsi all’esterno come un vero partito unitario, che unisca coloro che provengono dalla sinistra e coloro che provengono da realtà cattolico-democratiche in un contenitore in grado di rilanciare il centrosinistra dopo la cocente sconfitta elettorale.

‘Qualcosa deve cambiare’ si era detto proprio all’indomani della ‘debacle’ sancita dalla urne a tutti i livelli. E su questo lavorano un gruppo di militanti, dirigenti e rappresenti dei cittadini in seno al Consiglio Comunale e Provinciale, che periodicamente si incontrano per approfondire le ragioni, le forme e le strategie per costituire un nuovo partito riformista anche a Messina. Tra loro soprattutto i più giovani provenienti dalle aree ex Ds e Margherita. “Ed è questa la novità – afferma il consigliere provinciale Giuseppe Grioli. In questo momento continuano a persistere linee programmatiche provenienti da una o ‘dall’altra parte’. Noi invece vogliamo puntare ad una forza davvero di centrosinistra a vocazione maggioritaria. Oggi il Pd deve avere l’ambizione ed il coraggio di rappresentare una forza di cambiamento che vada oltre le dicotomie, ponendo le basi per una nuova generazione di dirigenti proiettati al futuro-. Presenti, tra gli altri, anche i consiglieri comunali Felice Calabrò, Daniele Zuccarello e Simona Contestabile, insieme a rappresentanti dei quartieri del presente e del passato.

Piattaforma di questa iniziativa politica interna al PD messinese un documento che verrà presentato nella prossima Assemblea Congressuale Cittadina e che si articolat intorno a tre punti principali: Territorio, Rinnovamento e Partecipazione.

“Il territorio, la dimensione concreta su cui costruire i circoli – si legge nel testo. Un’organizzazione capillare che sia in grado di offrire luoghi di formazione politica e di selezione della classe dirigente ed allo stesso tempo una costante sintonia con i problemi sociali, gli interessi diffusi e le istanze provenienti dalla base. E’ impensabile ricreare le sezioni del Pci, della Dc, del Psi o degli altri partiti storici, ma occorre che i cittadini percepiscono la presenza di luoghi di elaborazione ed azione politica-.

Rinnovamento inteso invece come apertura ad una concezione nuova del rapporto tra cittadini, rappresentanti istituzionali e dirigenti di partito. “Il Pd deve essere sempre più aperto alla società – viene spiegato – esaltando il merito, le competenze e le migliori risorse del territorio. Uno spazio ampio con forme di selezione dei gruppi dirigenti che, tenendo presente il ruolo centrale del consenso, non misuri la capacità direzione politica solo contando tessere o voti, ma attraverso la valutazione seria delle competenze. Serve un partito giovane, non solo nei metodi e nell’approccio alla modernità, ma nei dirigenti che questi percorsi devono concretamente rappresentare. Servono comunque regole chiare che offrano a tutti diritto alla cittadinanza politica e libera espressione delle minoranze interne-.

Infine la partecipazione, basata soprattutto sulle primarie. Un metodo che secondo questo gruppo deve essere impiegato nelle scelte strategiche del partito anche a livello locale, in questo caso a Messina.

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