Reset sui fondi Metromare: “Classe dirigente imbarazzante”

Reset sui fondi Metromare: “Classe dirigente imbarazzante”

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martedì 29 Gennaio 2013 - 08:49

Il Movimento attacca chi ha amministrato la città sino ad oggi. E’ necessaria una nuova politica dei trasporti che implica un nuovo sviluppo del territorio

“Il fallimento della politica partitica viene evidenziato anche in questa occasione dall’imbarazzante
incapacità di una classe dirigente, solo sulla carta evidentemente, che non riesce mai a far valere i diritti dei messinesi neanche quando gli stessi sarebbero tutelati da regole, leggi e buonsenso”. E’ quanto scrive Reset in merito alla “sparizione” dei fondi della Metromare.

“Poco prima della fine del 2012 – scrive il Movimento – abbiamo tramutato un’idea, quella sulla società pubblica di traghettamento, in una proposta corredata di fattibilità tecnica ed economica. Obiettivo di quella iniziativa era quello di marcare la differenza, appunto, tra un’idea ed una proposta effettivamente fattibile e, cosa non meno rilevante e necessaria, riaccendere i riflettori sul tema della continuità territoriale sancito dall’art. 3 della nostra costituzione”.

Secondo Reset non si tratta di garantire servizi a singhiozzo, costosi e mai coordinati, “ma di definire una vera e nuova politica dei trasporti di cose e persone. La politica dovrebbe occuparsi di questo, creando le condizioni per lo sviluppo di un territorio, cosa che oggettivamente, ma è solo una constatazione, i nostri Amministratori fino ad oggi non sono neanche riusciti ad immaginare”.

La tematica dei trasporti, nel progetto della “Città possibile” di Reset è centrale: “Lo sviluppo di un territorio passa innanzitutto dalla qualità dei servizi collegati alla mobilità. Il nostro territorio, per diritto costituzionale, deve essere messo in condizione di avere identici servizi e infrastrutture di altre parti d’Italia”.

4 commenti

  1. Pasquino Peloritano 29 Gennaio 2013 10:08

    Ma se i personaggi della politica che hanno amministrato (parola grossa) questo territorio sono sempre gli stessi, di cosa ci lamentiamo?

    L’elettore messinese ha un difetto genetico, la memoria corta.

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  2. esatto, e sarebbe ora di smettere di votarli

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  3. Abbiamo intrapreso un percorso, vogliamo sapere chi votiamo, cosa vuole fare ed abbiamo collaborato alla stesura delle linee guida per la trasformazione del nostro bene comune più grande, la nostra città . I temi affrontati sono assolutamente prioritari, le emergenze che si stanno susseguendo lo provano, Resetmessina ha dato delle risposte, sostenendole con argomentazioni sostenibili e comprovabili, ritorniamo ad ascoltare chi ci propina soluzioni non demandiamo sulla parola ma controlliamo in primae risuona quanto si metterà in atto per la soluzione dei tanti problemi. Qualcosa è cambiato. Resetmessina ……..

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  4. il problema è che se si affida al pubblico locale la gestione vettoriale, finirebbe come l’atm e l’ato.La salvezza di messina passa dagi accordi con i privati esteri, bypssando tutto e tutti e creando una situazione di concorrenza.Se non si attirano capitali e investimenti in questo modo, finirà molto male, anche per i no ponte.

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