Veltroni a Reggio Calabria, tra frasi fatte e proposte interessanti. Con carisma.

Veltroni a Reggio Calabria, tra frasi fatte e proposte interessanti. Con carisma.

Redazione

Veltroni a Reggio Calabria, tra frasi fatte e proposte interessanti. Con carisma.

mercoledì 29 Agosto 2007 - 11:27

Giornata della legalità organizzata dal 'Comitato Veltroni in Calabria'.

C’erano proprio tutti, e non poteva che essere cosi, tutti i rappresentanti dell’Ulivo calabresi, da Doris Lo moro (Assessore alla Sanità calabrese) a Rosa Calipari(Senatrice Ds), da Maria Grazia Laganà (Deputato della Margherita) al vice-ministro Marco Minniti e a un nugolo di politici più o meno importanti, dal consigliere di quartiere a quello comunale passando per i semplici militanti di partito. Ma è normale, viene Veltroni, non vuoi che siano tutti presenti? E sono tutti in prima fila, posti riservati. Tutti a salutarlo con lo sguardo e la confidenza di chi lo conosce da una vita, magari è la prima volta che lo vede. E dietro di loro molta gente impegnata in politica ma anche molti semplici cittadini, non so quanto attirati dal (presunto) coinvolgimento della società civile nel progetto PD o forse più dal personaggio. E’ la giornata della legalità organizzata a Reggio Calabria. La

senatrice Rosa Calipari (che, come coordinatrice del -Comitato Veltroni in Calabria-, ha organizzato l’evento) introduce con una breve presentazione, le solite frasi sulla necessità di una mobilitazione generale e di popolo per combattere la ‘ndrangheta. Niente di interessante, le dicono tutti ormai, le frasi sono così scontate che si ha l’impressione di sapere già il resto del discorso. La senatrice veicola anche i saluti di Fassino e Forgione (Presidente della Commissione Antimafia). E’ la volta di Mimmo Calopresti, il regista calabrese che si sta impegnando nel coordinamento regionale del ‘Comitato Veltroni in Calabria’. Dice la sua sulle difficoltà da lui incontrate nello svolgimento del suo lavoro e sulla necessità di scappare dalla Calabria per realizzarsi, ma anche sulla sua voglia di fare qualcosa affinchè questo non succeda più. Frasi fatte, anche lui, ma da lui ce le possiamo aspettare, d’altronde non è un politico e non può fare i fatti. Dopo questi due interventi finalmente arriva lui: applausi, gente in piedi, cori, pollici all’insù…ancora non ha detto niente ma già ha ragione! E la folla impazza quando all’inizio del suo discorso fa riferimento a Falcomatà. E quì l’applauso ci sta tutto ed è giusto perchè Falcomatà ha dato tanto per la città di Reggio in termini di fatti e non di parole. Il discorso di Veltroni prosegue toccando diversi temi. Quello della legalità prima di tutto, si parla molto di movimento dal basso e di reazione popolare alla ‘ndrangheta e sono tutte cose giuste e sacrosante, solo da una reazione della società si può arrivare alla sconfitta della criminalità organizzata. Ma il politico deve predisporre strumenti, leggi adatte a colpire in maniera forte, concreta, determinante la criminalità organizzata. E questo è il punto interessante su cui si sofferma Veltroni, accenna a misure che mirano a controllare il settore degli appalti pubblici tramite la -Stazione Unica Appaltante- un ufficio posto al controllo di tutti gli appalti e soprattutto i sub-appalti (sempre più, questi ultimi, occasioni per infiltrazioni mafiose) e di nuovi strumenti per la confisca dei beni mafiosi in quanto -a volte si sa con certezza che un bene è di un mafioso, ma non lo si riesce a confiscare-, ed invece bisogna potenziare questa possibilità, -offrire alla magistratura strumenti forti ed immediati-.

Ultimo riferimento è quello al codice etico di cui si sta cercando di dotare il PD. Uno strumento che regolerà, eticamente, le presenze nelle liste elettorali. Conclusioni: Veltroni è sicuramente una persona molto carismatica, coinvolge, strappa applausi. Sicuramente una persona molto autorevole e capace di guidare il PD. Ieri è venuto in Calabria, ha parlato di partecipazione ma anche in Calabria le -poltrone- sono state (più o meno) decise tutte a tavolino, ha parlato di codice etico ma non ha fatto riferimento ai vari politici DS che a livello regionale sono indagati (attenzione, indagati e non condannati), nè tanto meno ad un eventuale lavoro affinché si ripristinino quelle regole interne che davano ai partiti di sinistra quella sensazione di -partiti puliti- e al di fuori di ogni sospetto.

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