Gambizzazione a Camaro, chiuso il cerchio: tre arresti per droga, c'è anche la vittima

Gambizzazione a Camaro, chiuso il cerchio: tre arresti per droga, c’è anche la vittima

Veronica Crocitti

Gambizzazione a Camaro, chiuso il cerchio: tre arresti per droga, c’è anche la vittima

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 11:31

Il provvedimento è stato firmato dal Gip Monica Marino, su richiesta del Sostituto Procuratore Antonella Fradà. I tre, adesso, si trovano nel carcere di Gazzi.

Aveva destato grande “clamore” la gambizzazione avvenuta nel marzo di tre anni fa, in via Gerobino Pilli, a Camaro. La vittima, un messinese di 19 anni, incensurato, era stata ferita alle gambe da diversi proiettili esplosi da qualcuno che si trovava su uno scooter, poi fuggito via. Le indagini, affidate alla Squadra Mobile di Messina, sono adesso riuscite a far luce sull’intero episodio inquadrandolo in un contesto di spaccio e droga.
Vanno direttamente in carcere Giuseppe Spadaro, oggi 22enne (che allora era la vittima della gambizzazione), Giuseppe Abate, 23 anni, e Roberto Romeo, 23 anni, tutti pregiudicati. L’accusa, per loro, è di detenzione ai fini di spaccio di droga, in concorso.

A dar impulso alle indagini sono state, in particolare, le telefonate intercettate tra i tre giovani. Nonostante loro stessi abbiano cercato di utilizzare un “vocabolario concordato”, infatti, i riferimenti alla droga erano evidenti. Come quando dicevano “mi devi fare il favore di pagare due birre…le due birre mettile in due buste diverse…”, riferendosi alla cocaina, oppure indicavano il bilancino con il termine “orologio”.

Lo stesso Spadaro era stato arrestato il 16 maggio 2014 quando, ad un controllo in via Garibaldi, era stato trovato con addosso quattro dosi di cocaina. Dalle altre indagini è emerso che i tre ragazzi, solitamente, confezionavano circa mezzo grammo di cocaina per pezzo e poi lo rivendevano a 50 euro ciascuno.

Il provvedimento è stato firmato dal Gip Monica Marino, su richiesta del Sostituto Procuratore Antonella Fradà. I tre, adesso, si trovano nel carcere di Gazzi. (Veronica Crocitti)

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