"Un atto dovuto in un processo che si è caratterizzato sempre sulla decisione politica di far prevalere i 'motivi imperativi di rilevante interesse pubblico"
VILLA SAN GIOVANNI – Ponte sullo Stretto. “Non ci sorprende per nulla l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del report Iropi : un atto dovuto in un processo che si è caratterizzato sempre sulla decisione politica di far prevalere i ‘motivi imperativi di rilevante interesse pubblico’, sin dall’approvazione del DL ponte 36/2023″. Lo dichiara attraverso una nota la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. ” Il passaggio in CdM non poteva essere diverso e sapevamo che per il governo era proceduralmente essenziale davanti ad un progetto con significativi impatti ambientali e qualificato come ‘senza soluzioni alternative’.
Adesso sono importanti gli altri due passaggi, ossia le comunicazioni al MASE (ministero dell’Ambiente) e alla commissione europea. Perché se è vero che l’interesse pubblico è stato considerato prioritario, è anche vero che i passaggi successivi saranno quelli che daranno maggior valore alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, tutela che noi abbiamo chiesto perché identitaria di Villa San Giovanni, in grado di garantire un futuro anche turistico per la nostra città e per l’area dello Stretto.
Ancora non siamo in grado di entrare nel merito della decisione assunta: lo faremo leggendo il rapporto Iropi e le comunicazioni al ministero dell’Ambiente e alla commissione europea. La disciplina comunitaria è più che Chiara e va rispettata in ogni suo passaggio. Continuiamo – conclude il sindaco di Villa San Giovanni – a chiedere una grande attenzione perché le opere di mitigazione presentate dalla Stretto di Messina ci sembrano assolutamente ininfluenti e irrilevanti” .

Se si fosse tenuto realmente conto dell’interesse pubblico non si sarebbe dovuto neppure parlarne. Il ponte non giova a nessuno! Solo quelli che ne hanno un ritorno in termini di progettazione, costruzione, gestione e possibilità di farne uno stipendificio possono affermare che giovi a qualcosa. Si realizzi piuttosto un’opera che consenta davvero lavoro per i locali e attrazione turistica: un grande acquario (come qualcuno ha proposto) nella zona falcata di Messina; la cura delle due sponde! Un museo oceanografico ma certamente no un ecomostro!
Non c’è alternativa al progetto del ponte?
Ma perché finora con cosa ci siamo tenuti collegati?
Forse credono che i traghetti trasportano birra e tajone arrosto?
Una Sindaca con gli attributi come la Caminiti è quello che è sempre mancato a Messina. Spero che porti avanti questa battaglia di tutti. Da messinese posso solo confidare in Lei. Chapeau!!!
Vada avanti, siamo con Lei