L'Ad della Stretto di Messina replica alle associazioni ambientaliste e conferma: "La fattibilità tecnica dell'opera non è mai stata messa in discussione"
In merito a quanto asserito da alcune associazioni ambientaliste, l’Amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha precisato che: “Non esiste alcun ‘elemento di indeterminazione’ tecnico, procedurale, tantomeno violazioni delle normative europee. Il progetto definitivo del ponte è stato sviluppato e approvato nel pieno rispetto delle normative italiane ed europee.
“Dal punto di vista tecnico – continua Ciucci – il progetto definitivo del ponte risponde ai più elevati standard di aerodinamica-aeroelastica, sismica e geotecnica. La fattibilità tecnica non è mai stata messa in discussione. L’assenza di ‘test di tenuta essenziali e approfondimenti sismici’, richiamati dalle associazioni non ha alcun riscontro concreto con la realtà dei fatti. Forse si riferiscono alle prescrizioni rilasciate da MASE che, come avviene per qualsiasi progetto, saranno ottemperate in sede di progettazione esecutiva e già, in larga misura, programmate da Stretto di Messina”.
Per quanto riguarda la Valutazione di Impatto e di Incidenza ambientale, l’Ad Ciucci specifica che “l’intero percorso approvativo previsto dalle norme si è concluso positivamente. Il 13 novembre 2024 è stato rilasciato parere favorevole allo Studio di Impatto Ambientale dalla Commissione di Valutazione di impatto ambientale del Mase. Il 21 maggio 2025 la stessa Commissione ha espresso parere favorevole sulla Valutazione di Incidenza Ambientale, ritenendo che ‘tutta la documentazione trasmessa evidenzi la coerenza delle Misure di Compensazione con la necessità di garantire la tutela degli obiettivi di conservazione dei siti e la coerenza globale con la rete Natura 2000’”.
Infine, secondo l’Ad Pietro Ciucci: “non risponde al vero che l’opera sia stata assegnata “senza bando di gara internazionale”. I principali attori del progetto (Contraente Generale, Monitore ambientale, Project Management Consultant), sono stati scelti con gare internazionali alle quali hanno partecipato oltre 60 aziende, un terzo delle quali estere”.
“Non c’è alcuna incertezza sui costi dell’opera – conclude Pietro Ciucci -. Gli studi di traffico e dell’Analisi Costi Benefici, sono stati svolti da primari soggetti indipendenti. Nessuno ha mai parlato di “effetti miracolistici” ma le evidenze scientifiche dimostrano che la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è in grado di contribuire in maniera molto rilevante al miglioramento del benessere collettivo, apportando significativi benefici netti alla collettività nazionale, migliorando sia gli espetti economici sia quelli ambientali”.

Il progetto esecutivo non esiste ancora…faremo il ponte “a come viene viene”
Progetto esecutivo quale, esiste un progetto con lacune colossali del 2011. Stanno prendendo per i fondelli i cittadini del sud avallati da questo governo incompetente con la complicità dei governatori del sud. Tutto a fini elettorale e di interessi
È normale che oggi ci sia solo il progetto definitivo: l’esecutivo si fa dopo, recependo prescrizioni e autorizzazioni. Così è stato anche per il MOSE di Venezia e per la Variante di Valico.
La situazione attuale del Ponte sullo Stretto è perfettamente in linea con la normale procedura prevista per le grandi infrastrutture
Ahh,beata ignoranza.
Allora possiamo stare tranquilli per 30 anni
Egregio Pietro Ciucci, in questo momento non posso fare a meno, come messinese, di invitarla a costruire (non parlare di o progettare sulla carta), TUTTE, MA PROPRIO TUTTE, le opere propedeutiche necessarie alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Per chiarezza : intendo strade e collegamenti ferroviari che siano all’insegna dell’efficienza ed a servizio della gente. Tanto , abbiamo tempo per far costruire il Ponte. Perchè : che Le piaccia o no, i traghetti pubblici e privati ci sono gia’ e c’e’ pure un ‘ Aereoporto , quello di Reggio Calabria. oltre agli svincoli autostradali e gli Aliscafi. Occorre invece efficientare i collegamenti su strada e su ferrovia , col risultato di migliorare la mobilità di cose e persone in quest’area. Questo sarà il vero presupposto alla costruzione del Ponte, non viceversa.