Ciucci rassicura Ricevuto sulle richieste avanzate “in cambio” della firma sull’Accordo

Ciucci rassicura Ricevuto sulle richieste avanzate “in cambio” della firma sull’Accordo

Emanuele Rigano

Ciucci rassicura Ricevuto sulle richieste avanzate “in cambio” della firma sull’Accordo

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martedì 27 Settembre 2011 - 16:01

Si conclude a palazzo dei Leoni la lunga giornata in città dell’amministratore della Stretto di Messina. Ok su Panoramica e svincolo di Monforte, che “sulla parola” verranno considerate opere propedeutiche. Garanzie anche sull’impiego delle professionalità locali. Ma qualche dubbio resta

Un lungo dialogo tra Ciucci e Ricevuto, ieri notte, ha simbolicamente chiuso il cerchio: la Stretto di Messina raccoglie le proposte della Provincia e le sollecitazioni del suo presidente. Querelle chiusa, anche se per il momento solo sulla parola, per quanto riguarda Panoramica dello Stretto, svincolo di Monforte e addestramento professionale dele maestranze locali in vista di un impiego per i lavori del Ponte. L’amministratore delegato della società chiude a palazzo dei Leoni la lunga visita mattutina in città. Ad accoglierlo fuori dalla sede provinciale i consiglieri d’opposizione: una protesta simbolica, un cartello in mano e qualche slogan per chiedere rispetto per il territorio e risposte certe.

Ricevuto accoglie Ciucci nella sala ex giunta. Il presidente è più sereno dei giorni scorsi, forte delle rassicurazioni ottenute dall’amministratore unico dell’Anas. Si parte dalla Panoramica dello Stretto, Sp 43/bis, per la quale la Provincia necessita di altri 7 milioni di euro per il completamento dei lavori di messa in sicurezza, bitumazione e illuminazione. Risorse che serviranno una volta ultimati gli attuali interventi, coperti dai 3 milioni stanziati nell’ambito del Piano Strade. Ricevuto parla, Ciucci appare titubante così il presidente si alza in piedi per porre fine all’equivoco, incalzato dalle domande dei giornalisti: «I lavori sulla Panoramica, compreso il progetto di ampliamento dell’arteria da Granatari a Tono, verranno inseriti tra le opere propedeutiche. Anche perché la strada verrà interessata dalle attività per la costruzione del Ponte».

L’altro capitolo riguarda la realizzazione dello svincolo di Monforte San Giorgio sulla A/20, che coinvolge direttamente 15 comuni. Qui “l’affare” si fa più complesso perché chiama in causa anche Regione Sicilia e Anas. Il progetto infatti, insieme agli altri della provincia di Messina riguardanti Alì e Gioiosa, è inserito in un piano più ampio depositato al Ministero e svincolato, burocraticamente e finanziariamente, dalle “procedure pontistiche”. Dalla Regione non arrivano voci confortanti sui 9.5milioni di euro dei 16 previsti per lo svincolo. Risorse che Palermo dovrebbe destinare per l’avvio dei lavori. Durante la conferenza però, il sindaco, Nino Romanzo riceve una telefonata rassicurante: se l’Anas farà la sua parte, anche la Regione farà la propria. L’allarme rientra, ma qualche preoccupazione resta. Ciucci infatti etichetta l’opera “propedeutica”, ma precisa che non sarà realizzata prima dell’avvio dei lavori “generali”, seppur sicuramente prima della realizzazione del Ponte. La domanda sorge spontanea: ma allora propedeutica a cosa? Se lo chiede proprio il sindaco di Monforte, insieme ai colleghi di Torrenova, Villafranca e Venetico, che saranno direttamente interessati dallo scarico di inerti.

Ultimo punto affrontato: l’accordo con l’ordine degli ingegneri per la formazione delle risorse umane da impiegare. Un aspetto che Ricevuto, ben facendo, ritiene fondamentale; ma che così non verrà formalmente previsto nell’accordo di programma. «Questioni di tale spessore – spiega Ciucci -, pur riguardando il Ponte, non verranno considerate di natura “indispensabile” seppur verrà evidenziato l’indirizzo programmatico. E’ nostra intenzione dialogare con il territorio». Quest’ultimo concetto viene ribadito anche dal presidente della commissione speciale Ponte, Pino Galluzzo: «Chiediamo di avere un ruolo decisionale importante, ovviamente per quello che ci spetta. Ricordiamo a tutti che l’opera avrà un impatto notevole sul locale, non solo a livello europeo». Ma perché a livello europeo lo avrà? Le ultime dichiarazioni provenienti da Bruxelles, riguardanti il “corridoio Palermo-Berlino”, non sono positive. A scacciare le nubi ci pensa ancora Ciucci: «Il Ponte si farà comunque, perché sul profilo nazionale ha un’importanza evidente. Per quanto riguarda l’eventuale “spostamento” del vertice del corridoio da Palermo alla Puglia, sarà un problema politico dei rappresentanti di Calabria e Sicilia e di tutto il Paese, ma che non tange con la realizzazione dell’opera».

Ricevuto si fida del rappresentante della Stretto e annuncia che firmerà l’accordo di programma. Tutto sembra essere chiarito, anche se qualche dubbio permane. Uno su tutti: la copertura finanziaria di opere principali e secondarie. (E. Rigano)

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